(ASI) L'assistenza sanitaria deve essere garantita 365 giorni su 365 e 24 ore su 24. Non possono esistere feste o ponti che tengono. Allora perché nella civile ed industrializzata Italia accadono accadone certi inaccettabili disservizi? Perché non si riesce a fornire sempre un'assistenza medica adeguata ai cittadini malati nel momento che ne hanno necessità?
La lettera che ci è giunta in redazione è di per se inconcepibile , ma, allo stesso tempo, ci mette di fronte ad una triste realtà. Contraddizioni di una nazione che a livello di efficenza, tutela della salute e servizi sanitari da assicurare ai cittadin ha molto da lavorare.
La storia
Giovedì 24 Aprile 2014, avendo urgente necessità di una ricetta medica a causa di una infezione da curarsi con antibiotici, come da prescrizione dello specialista ( a pagamento ) mi sono recato al poliambulatorio dove i medici generici di Città della Pieve (PG) prestano servizio.
Sulla porta un cartello con la scritta:” Oggi nessun medico presta servizio”.
Considerando che domani è festa e poi c’è il sabato e la domenica, sono quattro giorni consecutivi nei quali i medici NON SONO PRESENTI…!!!
Si dirà che c’è il servizio di guardia medica e difatti è lì che mi sono recato.
Sulla porta dello studio dove la guardia medica dovrebbe prestare servizio ho trovato un cartello in cui é scritto che in caso di necessità si deve chiamare un numero di cellulare che è indicato ( non è la prima volta che accade e sempre ho trovato il cartello con il numero di cellulare da chiamare… !!! )
Mi pare che sia evidente il disservizio macroscopico che documenta un inaccettabile disinteresse sia da parte dei medici che delle autorità preposte al servizio sanitario!
Oltretutto il medico che fa servizio di medico di guardia, è pagato per tale servizio e non è accettabile che lo svolga chiedendo di essere contattato, in caso di necessità, ad un telefono cellulare.
Se è pagato per fare il servizio, lo deve fare nell’ufficio dell’ambulatorio preposto e non a casa sua .
Per conoscenza e sperando che siano presi i provvedimenti del caso..
Alessandro Mezzano