(ASI) Lettera in redazione – Corigliano - Giunta Geraci nel pallone sulla questione del Giudice di Pace di Corigliano. L’esecutivo persevera nel chiudersi in una coltre di silenzio ingiustificato, che determina apprensione negli operatori della giustizia e nei cittadini tutti.
Forza Italia esprime perplessità circa la condotta dell’amministrazione comunale in carica, che sembra non solo sfuggire al diritto/dovere di trovare una soluzione idonea alla problematica oggetto di discussione ma, aspetto ancor più grave, si sottrae ai principi di trasparenza e di partecipazione democratica nella gestione della cosa pubblica. Da quel che ci risulta, vi sono le condizioni di tenere in vita l’Ufficio del Giudice di Pace, poiché i costi di gestione sono limitati a spese di cancelleria e ad attività ordinaria. Il personale destinato al medesimo ufficio, infatti, può essere attinto dall’attuale dotazione organica dell’ente e formato per le mansioni richieste, attraverso specifici corsi organizzati e finanziati dal Ministero della Giustizia. A conti fatti sulle casse comunali non gravano costi onerosi; ragion per cui riteniamo opportuno che l’amministrazione comunale comunichi al Ministero della Giustizia entro il 30 Aprile prossimo la volontà di mantenere l’ufficio del Giudice di Pace, indicando voci di spesa (utenza telefonica, Enel, ecc.) personale e locali. Sorprende l’atteggiamento di totale chiusura manifestato dall’esecutivo, più volte chiamato in causa sull’argomento ma senza sortire effetto alcuno. Non vi è una capacità di analisi, tanto meno di proposta risolutiva, su una questione che se non affrontata con dovizia ed estrema attenzione rischia di trasformarsi in un boomerang per la città e per l’amministrazione comunale stessa, quest’ultima eletta per trovare soluzioni ai problemi e non certo per tacere. Forza Italia si dice responsabilmente disponibile al confronto e invita tutte le forze politiche a trovare un momento di coesione sui temi di carattere generale che riguardano l’interesse della città. Respingiamo, inoltre, con forza il vano tentativo di Sel di tradurre in polemica la questione del Giudice di Pace richiamando l’allora governo Monti, “in continuità con il governo Berlusconi”, nell’aver varato il provvedimento di rivisitazione della geografia giudiziaria. Il rischio che il clima elettorale possa minare l’unità territoriale su questioni importanti che investono le nostre comunità è alto; dimostriamo maturità ed evitiamo scontri che a nulla portano, se non a frammentazione e divisioni inutili che infastidiscono i cittadini, gli stessi sempre più lontani dalla politica e dai partiti. Al rappresentante di Sel diciamo di porsi in maniera propositiva, magari attivando i propri canali politico-istituzionali perché sia ripristinato l’ex Tribunale di Rossano, su cui il coordinatore di Sel non ha speso una sola parola, come non lo ha fatto per il Gdp di Corigliano se non per entrare in polemica con Forza Italia. E se proprio vuole delle risposte chieda un impegno a chi, del territorio, occupava uno scranno in Parlamento, oggi non certo in quota a Forza Italia, ma espressione dell'attuale Governo Renzi.
Club Forza Silvio Corigliano Viva