Serve l’immediata messa in sicurezza della struttura. La direzione è inerte, la regione pure
(ASI) Lettera in redazione - “Potrebbe fare la fine dell’ex Regina Elena, il grande ospedale abbandonato, di fronte all’Università La Sapienza che per decenni subì l’occupazione dei senza casa. Stiamo parlando del Forlanini, storico ex sanatorio, ridotto allo sfinimento da un’amministrazione inadeguata e dall’inazione della Regione Lazio, che dal 2008 ha lasciato anche l’ospedale San Giacomo chiuso, vittima del deterioramento, con utenze attive, spese per la vigilanza e per la messa in sicurezza”. Ė il duro commento del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che insiste: “non è possibile che da anni l’amministrazione regionale si disinteressi completamente delle sue proprietà. Nel diritto italiano, quando un privato abbandona un suo bene, ne perde l’uso. I nostri politici invece passano impunemente da una falsa inaugurazione all’altra senza minimamente tenere in conto ciò che sta lentamente morendo, magari pagando canoni esosi di affitto ai privati per collocare ambulatori pubblici. Ė il caso della Asl Roma D, ad esempio – continua Maritato – azienda sanitaria che si trova sul territorio del Forlanini, che impiega 3 milioni l’anno per gli affitti delle proprie strutture, con l’ospedale quasi vuoto e alcuni ambulatori dentro la vicina Croce Rossa di via Ramazzini, con il pagamento di un canone. AssoTutela non tollererà più tali sperperi e, considerato il protocollo d’intesa siglato tra Carabinieri dei Nas (che controllano la sanità) e la Corte dei conti per contenere il danno erariale, si rivolgerà alla magistratura contabile per mettere fine a tali insulti nei confronti della collettività”.