Leandro Bianco, Portavoce della Rete degli Studenti Medi Sicilia commenta:”E' una vera e propria emergenza. Anche questa volta abbiamo sfiorato la tragedia. Gli studenti siciliani ogni mattina entrano in classe con la paura che gli crolli qualche intonaco in testa. Si vuole forse aspetta che ci scappi ancora una volta il morto prima di intervenire?"
Aggiunge Bianco: "In Sicilia scuola su due non è a norma. Le condizioni delle scuole siciliane sono disastrose: i soffitti e l’intonaco delle pareti crollano in testa agli studenti, mancano dei piani d’emergenza, i laboratori e le palestre sono malandati, non agibili e spesso anche del tutto assenti, le aule non sono a norma di legge, 9 su 10 edifici si trovano in zone sismiche o a rischio idrogeologico, non rispettano le misure di sicurezza e sono ospitati da privati."
“Una situazione" - continua Bianco - "che denunciamo da anni e che ormai è diventata insostenibile. Chiediamo da anni un'anagrafe regionale degli edifici scolastici, così da avere un quadro chiaro delle situazioni a rischio e che si intervenga subito per mettere in sicurezza gli edifici che non sono a norma. Chiediamo investimenti, chiediamo una politica di monitoraggio continuo, chiediamo dei piani di intervento provinciali e regionali per l'edilizia scolastica. Non si può più attendere.”
Conclude Bianco: “Siamo vicini agli studenti del Vittorio Emanuele III che proprio mentre stavano occupando il loro istituto a causa dei tantissimi problemi che affliggono la scuola pubblica, hanno dovuto sperimentare, per fortuna senza nessuna vittima, le condizioni precarie degli edifici scolastici nella nostra regione. Auspichiamo che la regione intervenga subito".
UFFICIO STAMPA RETE DEGLI STUDENTI MEDI SICILIA