La pace tra i popoli e in quella Terra dove tutto ha avuto inizio è il grido che Papa Francesco continua a inviare in Medio Oriente affinché cessino le guerre. Un grido che è stato accolto, in Italia, da “Uniti per Unire”, il movimento internazionale transculturale ed interprofessionale che da anni si impegna con le associazioni e le comunità aderenti per la pace e l'integrazione dei popoli.
“Abbiamo aderito all’appello del Papa – ha dichiarato Foad Aodi, fondatore del movimento “Uniti per Unire” e presidente della “Co-mai” e dell’ "Amsi" - il ruolo di Francesco per noi e' ormai cruciale e fondamentale per promuovere una pace duratura per l'interesse di tutti e non di una parte – ha proseguito Foad Aodi – nella speranza che questa svolta, la svolta dei coraggiosi e delle persone umane e semplici, venga sostenuta da tutte le religioni, dal Governo Italiano, dalla Comunità Europea e dalla stessa Santa Sede, senza divisioni e poter influenzare il cuore dei potenti del Mondo”.
Non si può nascondere il timore che la svolta coraggiosa di Papa Francesco possa essere ostacolata dai nemici della pace e del dialogo.
Durante il dibattito è stato chiesto ai relatori dal Moderatore Salvatore Lordi quale sarà l’impatto del viaggio in Terra Santa che il Pontefice farà la prossima primavera. Il Primo Segretario della Missione diplomatica palestinese in Italia si è espresso positivamente sul ruolo che la Chiesa sta avendo nel mondo e in particolare nel conflitto mediorientale. “Spero che la penna della Pace regalata recentemente da Papa Francesco ad Abu Mazen in Vaticano – ha detto il Primo Segretario Rebhi Mohamad - possa essere utilizzata presto per siglare un accordo di pace duratura. Anche il riconoscimento della comunità internazionale della Palestina come membro osservatore presso le Nazioni Unite è un segnale incoraggiante e la speranza è che diventi presto un membro permanente”.
Si è invece detto preoccupato per il processo di pace il Prof. Andrea Margelletti, Presidente Ce.S.I., che ha rilevato come la costruzione di un percorso di pace sia spesso condizionata dal tipo di politica perseguita dagli Stati e come i trattati di pace siano serviti in molte occasioni solamente a celare rancori.
Il vice ambasciatore Lega Araba in Italia, S.E. Zouari Zouheir, ha posto l’accento sull’importanza del dialogo. “Il ruolo della Chiesa deve essere di dialogo e vicinanza a tutti i popoli – ha commentato Zouheir – Papa Francesco sta creando un tessuto sociale e spirituale molto forte, perché ha messo il dialogo al centro della sua missione.”
Hanno preso parte al Convegno , Elisa Pinna, vaticanista Ansa che ha messo in evidenza l'importanza della svolta di Papa Francesco a favore della pace in medio Oriente , Lucia Goracci, inviata Rai News 24 che oltre di raccontare la sua esperienza preziosa come corrispondente della Rai in Egitto ed in siria e libano , ha messo in evidenza la sofferenza dei profughi palestinesi in Siria; Enzo Romeo, vaticanista TG2 , Giuseppe Rusconi, vaticanista “Corriere del Ticino”, la portavoce di Uniti per Unire, Federica Battafarano e Daniel Atzori ,Coordinatori editoriale della rivista "Papers of Dialogue", pubblicata in inglese e in arabo dall'AGI, ha sottolineato come il dialogo interculturale e interreligioso sia la via maestra per superare le tensioni di questa complessa fase storica".
La tavola rotonda e' stata moderata dal giornalista di radio Dimensione Suono Salvatore Lordi e' riuscito a mettere in evidenza l'apprezzamento, da parte di tutti, del ruolo di Papa Francesco, a favore del dialogo interculturale ed interreligioso in Italia ed in Medio Oriente .
All'Incontro hanno partecipato numerosi professionisti di Uniti per Unire e rappresentanti di comunità ed associazioni che hanno apprezzato il confronto costruttivo confermando la crescita continua di Uniti per Unire in Italia che nel primo anno di costituzione ha superato piu' di 15 mila soci e simpatizzanti grazie all'impegno costante di Uniti per Unire coordinato dall'Ufficio di Presidenza Nazionale insieme ai coordinatori regionali .
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