Questa campagna conta sulla memoria corta degli italiani e sulle distorte e interessate interpretazioni su tutta la vicenda Euro.
Riteniamo quindi di ricordare ancora una volta i FATTI , di contro alle subdole bugie e alle fole propalate a piene mani dai berluscones e non solo.
Innanzitutto sgombriamo il campo dalla “stupidata” che l’Italia doveva chiedere il concambio lira-euro a 1.500, perché chi l’ha propalata dovrebbe sapere bene che quello di 1.936,27 era il valore EFFETTIVO in quel momento della debole e svalutatissima lira, parametrato al centesimo alle altre monete europee e non è che ogni Nazione si sceglieva il concambio a piacimento.
L’euro fu introdotto come UNITA’ DI CONTO VIRTUALE nel 1999 e come DENARO CONTANTE il 1 gennaio 2002.
Le Banche italiane fin dal 1999 iniziarono a indicare su tutta la documentazione delle loro operazioni i due valori : l’importo in Euro e di seguito il controvalore in lire, puntuale e preciso al centesimo.
Lo stesso avrebbe dovuto fare nei mesi precedenti il 1 gennaio 2002 il secondo Governo Berlusconi in carica dall’11 giugno 2001, in modo che per tutti i prezzi dei principali prodotti e tariffe figurasse sulle ricevute e/o documenti e/o biglietti il controvalore puntuale e preciso al centesimo lira-euro.
Invece Berlusconi ed i suoi ciarlieri e saccenti ministri non fecero assolutamente niente, lasciarono che ognuno facesse il concambio a piacimento, col risultato che tutti arrotondarono per eccesso e si arrivò addirittura alla falsa e truffatrice equazione 1.000 lire uguale 1 euro (cioè 1.936,27 lire).
Con quell’inerzia il governo Berlusconi ringraziava i ceti produttivi e le famose partite Iva sue grandi elettrici, non solo, con lo stesso criterio truffaldino le Aziende pubbliche tamponarono i loro disastrosi bilanci applicando il concambio a piacimento e tutto questo portò ad un vistoso aumento di PREZZI, TARIFFE, PRESTAZIONI, a danno della popolazione e soprattutto dei redditi fissi (pensionati, operai, impiegati, quadri).
Che si sia trattato di una manovra cosciente e sporca è dimostrato dal fatto che la governativa Istat continuò in quei primi mesi del 2002 a certificare un’inflazione “ufficiale” tra l’1,7 e il 2,5%, quando tutti constatavamo l’aumento esponenziale dei prezzi e delle tariffe.
Ovvio, se la governativa Istat avesse certificato l’inflazione “reale” del 20-30% il governo avrebbe dovuto aumentare in proporzione le pensioni e gli stipendi agli statali e i ceti imprenditoriali avrebbero dovuto analogamente aumentare stipendi e salari.
Questi scarni dati REALI, da tutti verificabili, confermano in maniera inequivocabile quello che tanti fanno finta di non sapere o hanno tenuto nascosto: che SILVIO BERLUSCONI ED IL SUO SECONDO GOVERNO SONO I PRINCIPALI RESPONSABILI DELL’IMPOVERIMENTO DI MILIONI DI ITALIANI, IN TESTA PENSIONATI, OPERAI, IMPIEGATI, QUADRI.
L’Euro non centra assolutamente niente, è solo una unità di misura monetaria, E’ LA CRIMINALE SPECULAZIONE FATTA SULL’EURO CHE CI HA PENALIZZATI ED HA DRASTICAMENTE RIDOTTO IL NOSTRO POTERE D’ACQUISTO.
La dimostrazione la danno tutte le altre principali Nazioni europee dell’area Euro, che non hanno avuto la perdita di potere d’acquisto dell’Italia e che sono già in ripresa ed in crescita.
Del resto, i Partiti No-Euro europei dei quali tanto si parla contestano la moneta unica non in quanto tale ma per i troppi aiuti che i loro Paesi devono dare alle Nazioni deboli o in crisi, come l’Italia e la Grecia e questo conferma anche che la politica dei No-Euro italiani non è solo sbagliata ma è anche anti-nazionale.
Nazionalpopolari
Federazione del Verbano-Cusio-Ossola e Novara