"Al centro dei lavori congressuali di questa edizione - ha sottolineato la prof.ssa Susanna Esposito, Presidente SITIP e Presidente della Commissione dell’OMS per l’eradicazione di morbillo e rosolia congenita – le novità in infettivologia pediatrica: i nuovi virus, come il coronavirus e quelli dell’influenza, e i vecchi virus come quelli del morbillo e della rosolia e vecchi batteri come quelli che causano tubercolosi e lo pneumococco. E non mancherà il dibattito sulle vaccinazioni: per la prima volta in un Congresso medico abbiamo un’iniziativa aperta al pubblico, il Simposio Satellite per le Famiglie, durante il quale emergerà “la verità sulle vaccinazioni” partendo dal punto di vista non soltanto del medico ma anche delle paure e dei tanti dubbi dei genitori”.
Tra le relazioni e gli studi scientifici che saranno presentati durante la due giorni del Congresso si evidenziano:
- Le novità in infettivologia pediatrica - prof.ssa Susanna Esposito, Presidente SITIP e Presidente della Commissione dell’OMS per l’eradicazione di morbillo e rosolia congenita
La prima serie di novità riguarda l’influenza: dopo l’esperienza con la pandemia, molte autorità sanitarie hanno esteso l’uso sistematico del vaccino anche nel bambino sano. Le novità di maggior rilievo riguardano alcuni dati interessanti, pubblicati di recente, relativi all’autorizzazione dell’EMA che introduce anche in Europa l’uso del vaccino antinfluenzale a virus vivo attenuato nella fascia di età 2-18 anni. Il morbillo: l'OMS ha creato una Commissione che controllerà in Europa i programmi di prevenzione con due dosi di vaccino per i nuovi nati, recuperando gli adolescenti e gli adulti suscettibili alla malattia, con l’obiettivo di eradicare morbillo e rosolia entro il 2015. La tubercolosi: negli ultimi anni è stata riscontrata una riemergenza della tubercolosi nei paesi industrializzati, dove rappresenta ormai il 5% di tutte le malattie. Lo pneumococco: le novità più importanti riguardano l’utilizzo del vaccino 13-valente coniugato (PVC-13) che si è dimostrato immunogeno e sicuro nei primi anni di vita, anche in co-somministrazione con il vaccino esavalente.
- Novità infettivologiche in allergologia - prof. Roberto Bernardini, Presidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP)
L’Organizzazione Mondiale di Allergologia (Word Allergy Organization, WAO) ha recentemente stimato che il 40% circa della popolazione mondiale presenta quadri clinici di tipo allergologico. Se la prevalenza delle malattie allergiche è incrementata soprattutto nelle ultime due decadi, e in particolare nei bambini, sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo, la prevalenza delle malattie infettive si è invece drasticamente ridotta nell’arco dell’intero secolo scorso. Basti pensare che la mortalità nei primi 5 anni di vita in Italia è passata da 400 a 4 morti ogni mille nati vivi principalmente grazie alle vaccinazioni ed al miglioramento delle condizioni assistenziali che hanno permesso di abbattere la principale causa dei decessi, ovvero le malattie infettive. La relazione tra agenti infettivi ed allergia resta una relazione complessa ed ambigua perché agenti microbici ed allergeni interagiscono a più livelli e la risposta ad un agente influenza la risposta ad altri. Le infezioni virali, in particolare, costituiscono noti fattori di rischio ambientale per la comparsa, ad esempio, di asma bronchiale. Pertanto, dal punto di vista clinico è chiaro che tra i metodi da attuare per la prevenzione primaria dell’asma riveste notevole importanza il controllo delle infezioni delle vie respiratorie e, in particolare, delle infezioni virali.
- Le multi resistenze batteriche in pediatria - prof.ssa Luisa Galli, Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Firenze, SOD Malattie Infettive, Ospedale Pediatrico Meyer, Firenze
Lo sviluppo di batteri multiresistenti è un fenomeno in rapida crescita in tutto il mondo che sta determinando un incremento della mortalità per malattie infettive, sia nella popolazione adulta che in quella in età pediatrica. Nei bambini, come negli adulti, lo sviluppo delle resistenze batteriche ha una frequenza maggiore in reparti ospedalieri di terapia intensiva rispetto alle pediatrie generali. Tuttavia negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo incremento delle forme resistenti in reparti non intensivi, soprattutto dove i pazienti richiedono una copertura antibiotica profilattica (oncologia, ematologia, chirurgia).
- La gestione del bambino esposto alla tubercolosi e aspetti diagnostici - prof.ssa Laura Lancella, Specialista in Pediatria e Malattie infettive UOC Pediatria e Malattie Infettive, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma
La tubercolosi rappresenta un’importante causa di morbilità e mortalità nel mondo. Un bambino con tubercolosi rappresenta sempre un evento “sentinella” che ci deve indurre a ricercare la fonte di contagio tra gli adulti che lo circondano. La diagnosi di tubercolosi nel bambino è spesso difficile ed è la risultante di un puzzle, i cui pezzi sono rappresentati da dati epidemiologici, clinici, radiologici e microbiologici. Ancora oggi, la profilassi antitubercolare rappresenta lo strumento principale per il controllo della malattia, a fronte di un vaccino scarsamente efficace. Nei bambini il rischio di sviluppare la malattia, nei due anni successivi all’infezione, è del 15% circa negli adolescenti, del 24% nei bambini tra 1 e 5 anni e del 43% in quelli sotto l’anno di età.
- Meningococco B - prof. Alberto Villani, Responsabile della UOC Pediatria Generale e Malattie Infettive, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma
La sepsi meningococcica ha una mortalità dell’8-14%, mentre la meningite del 5-15%. Tra coloro che sopravvivono, circa l’11-19% presenta sequele molto gravi: amputazioni, sordità, disabilità neuro comportamentali. I sintomi di esordio della malattia possono essere molto lievi, ma precipitare in pochissimo tempo verso quadri clinici gravissimi, conducendo a morte il soggetto in poche ore. Inizialmente, nelle prime 4-6 ore, ci sono sintomi delle alte vie aeree (rinite, faringite, febbre, inappetenza, nausea e vomito, irritabilità; nei bambini più grandi anche cefalea). Sintomi caratteristici della meningite o della setticemia compaiono poche ore dopo e sono quelli con cui spesso il medico si trova a confrontarsi e purtroppo, non raramente, è già tardi. Proprio per l’aggressività del germe, nonché per la rapidissima evoluzione dei quadri clinici caratteristici dell’infezione da Neisseria Meningitidis, l’unica possibilità di fronteggiare questo pericolosissimo patogeno è rappresentato dalla prevenzione vaccinale. Nel corso del 2013 è stato approvato dall’EMEA e dall’AIFA un nuovo vaccino contro il Meningococco B che rappresenta la più valida opportunità per cercare di sconfiggere questo germe.
Il programma dettagliato del Congresso, che si concluderà sabato 28 settembre, è disponibile online: http://www.mcaevents.org/t/01/13-congresso-nazionale-sitip/index.aspx
La Società Italiana di Infettivologia Pediatrica, SITIP, nasce a Firenze grazie alla volontà di un gruppo di medici esperti in infettivologia pediatrica con l'intento di perseguire e allargare gli interessi della Società Italiana di Pediatria (SIP) in quest’ambito. La SITIP oggi è una società con centinaia di iscritti. In particolare, si propone di favorire la ricerca, la didattica e l’assistenza nell’ambito dell’Infettivologia pediatrica, intesa quale disciplina che si occupa di tutta la patologia infettiva del soggetto in età neonatale, pediatrica e adolescenziale, occupandosi delle problematiche sia del bambino sano sia di quello con patologia cronica. www.sitip.org