Durante gli ultimi cinquant’anni, la previsione di Bardèche si è dimostrata giusta: l’ossessione antifascista si è acuita, e a tale fenomeno morboso, per constatarlo e chiarirlo, va solo applicato il folgorante canone aforistico di Gómez Dávila: “Chi ci tradisce non ci perdonerà mai il proprio tradimento”. E a noi il ridire sempre le medesime cose. Eppure non lo capiscono, gli avversari dei fascismi, che per vincere la propria battaglia non basta annientare e cacciare ai margini della società chi non ha un’opinione negativa del Duce e del Führer? O lo capiscono sì: ecco perché moltiplicano lo zelo. Oltre che dal rimorso, il livore è alimentato dal senso di smarrimento che provano di fronte alla p r o f o n d i t à delle radici della Weltanschauung fascista. Perché né l’umore mussoliniano è nato nel 1922, né quello hitleriano nel 1933. Non c’erano già stati, forse, in tutt’altro tempo, Attilio Regolo e Cincinnato e Orazio Coclite? E l’antica Germania, senza la quale l’Europa poteva ben dirsi ‘amputata’? E, sotto altre temperature e altri paesaggi umani, i trattati sul contegno del saggio dei discepoli di Confucio, che all’uomo indicavano i canoni della “forza virile”? E, sopra tutto, la perfetta compenetrazione dello yin e dello yang che vede da un lato Sparta, dove il maschio era scolpito, schietto e fiero, come una colonna dorica, dall’altro, il capolavoro di un vivere sovrano dei Sudisti?
Maurice Bardèche, cognato di Robert Brasillach -il poeta fascista giustiziato dalla vendetta dei vincitori- era di quell’universo ideale che si sentiva figlio ed erede, e dalla fine della seconda guerra mondiale viveva da scrittore clandestino tra i suoi contemporanei. Coltivando un’istintiva repulsione per “la plastica, la pubblicità, la gomma da masticare”, per i compromessi e i calcoli furbastri. Respingendo energicamente le lusinghe del denaro: re di un mondo angusto, angosciato e angosciante. Questa versione italiana del suo pamphlet è stata curata con rispettosa attenzione da Franco G. Freda per il cinquantennale delle Edizioni di Ar. [A.K.V.]
Maurice Bardèche, Fascisti si nasce. Sparta e i Sudisti.
EDIZIONI DI AR, 2013
COLLEZIONE: IL TEMPO E L’EPOCA DEI FASCISMI. Pp. 166, con 5 illustrazioni. Euro 15
Traduzione, prefazione e note di Franco G. Freda