L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, resta al 2,2%.
Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo sale al 2,3% (era +2,1% nel mese precedente).
Rispetto a un anno prima il tasso di crescita dei prezzi dei beni sale al 4,2% dal 4,0% del mese precedente e quello dei prezzi dei servizi si porta al 2,0% (era +2,1% a maggio). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi aumenta di tre decimi di punto rispetto al mese di maggio.
A giugno, il principale effetto di sostegno alla dinamica dell'indice generale deriva dall'aumento congiunturale dell'1,5% dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati, che determina una sensibile accelerazione del loro tasso tendenziale di crescita (2,6% dallo 0,8% di maggio). Per contro, un rilevante effetto di contenimento si deve alla flessione su base mensile dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-2,6%), spiegata dal ribasso dei prezzi di tutti i carburanti.
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori aumentano su base mensile dello 0,2% e il tasso di crescita tendenziale sale al 4,4%, con un'accelerazione di due decimi di punto percentuale rispetto a maggio 2012 (+4,2%).
Sulla base delle stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente e registra un aumento del 3,6% su quello corrispondente del 2011 (era +3,5% a maggio).