UMBRIA /PERUGIA/ /ECONOMIA
PARTECIPAZIONE, COOPERAZIONE, RELAZIONE:
LA TRIADE ANTICRISI SECONDO L’A.I.F.
(ASI) Giornata intensa quella del 19 maggio a Villa Umbra, la scuola di Pubblica Amministrazione che dalle 9.30 alle 13.30 ha visto il suo amministratore unico Alberto Naticchioni, ospitare i membri della delegazione Umbra dell’AIF Associazione Italiana Formatori, per il consueto appuntamento biennale AIF DAY, iniziativa nazionale organizzata nella stessa giornata da tutte le delegazioni italiane nella propria regione.
Presenti al convegno la Presidente AIF Federica Paolucci; l’avvocato Silvia Ricci, esperta in diritto costituzionale; la dott.ssa Giovanna Arcaini, ex-responsabile della comunicazione in Telecom Italia Umbria; Marco Merangola, master trainer in comunicazione; Fabio Piergiovanni formatore manageriale.
I temi dell’incontro non sono purtroppo una novità; si parla di crisi economica, sociale, culturale; in tutta l’Umbria in questi giorni fervono convegni e conferenze sulla crisi e le sue possibili soluzioni. Dal convegno AIF arriva un messaggio nuovo ed importante rivolto specialmente alle imprese: parlando di aiuti economici da parte del settore pubblico è Marco Merangola del “Leadership Lab”, cittadino di Gubbio con 17 anni di esperienza nel campo della formazione e della comunicazione, coach di ben 141 venditori, a lanciare il richiamo: “aspettare che i soldi arrivino dall’alto significa non capire il significato della parola crisi: crisi è quando le vecchie regole, i vecchi metodi, non funzionano più, crisi è cambiamento e oggi si rende necessario passare dalla competizione alla copetizione”.
Ci troviamo dentro una “tempesta perfetta” – come la definisce Merangola- ovvero nel risultato naturale di 30/40 anni di “spesa scellerata” e che non ci siano soluzioni non deve stupire ma è più che normale. Sono le logiche delle vecchie generazioni a non funzionare e certo è che se si continuano a seguire queste logiche, dalla crisi non si esce, bisogna invece adeguarsi passando da un modo di pensare sbagliato ad uno più funzionale, passando da : “ma cosa ci posso fare io se i soldi non ci sono? a:
“ cosa posso fare io per essere funzione di cambiamento e sviluppo per me e per gli altri?”. Un altro problema emerso dal convegno AIF, comune a tutti gli Italiani e in particolare a tutti gli Umbri, oltre la passività è senza dubbio quello chiamato da Merangola “Perugia contro Terni”, “Gualdo contro Gubbio”, ovvero la competizione: “bisogna cambiare l’ottica delle relazioni – dice sempre Merangola- “bisogna attuare la triade anticrisi: partecipazione, cooperazione, relazione”.
AIF punta il dito anche su un nuovo modo di fare business: “per il business del futuro, non sarà importante cercare nuovi clienti ma coltivare quelli che si hanno affinchè da essi si sviluppino nuove relazioni”.
“Oggi non è più il pesce grande che mangia il pesce piccolo, ma quello più veloce che sorpassa il lento”; in parole semplici le idee che nascono nelle imprese devono essere attuate subito, facendo anche molta attenzione ai social media, che con la loro velocità di comunicazione possono essere validi mezzi per farsi conoscere ma allo stesso modo basta un errore per essere rovinato.
Velocità e capacità di relazione dunque sono le armi vincenti per affrontare il cambiamento in atto, tenendo a mente che non si arriva mai ad essere grandi del tutto “ ciò che oggi è eccellente domani può essere già mediocre”.