IL “SALVA ITALIA”ANTICIPA L’IMU ENTRO IL 18 GIUGNO LA PRIMA RATA
(ASI) Venerdi 18 maggio dalla Direzione Federalismo Fiscale del Dipartimento delle Finanze è partita la circolare n. 3/DF con cui il M.E.F. ( Ministero dell’Economia e delle Finanze) chiarisce agli italiani gli ultimi dubbi sul pagamento dell’Imposta Municipale Propria (IMU).
La circolare, che si sta divulgando in maniera rapidissima soprattutto tra gli enti pubblici è costituita da ben 62 pagine di spiegazioni tecniche su aliquote, agevolazioni, esenzioni, modalità di calcolo e di versamento.
L’imposta, pensata dall’ex governo Berlusconi per il 2014, come ormai noto, è stata rivista alla luce della manovra finanziaria “Salva Italia” del governo Monti, varata con D.L. 06/12/2011 n. 201 recante “Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici”, diventando una vera e propria nuova ICI introdotta dal prossimo giugno in via sperimentale per poi passare a regime nel 2015.
L’IMU sostituirà ICI, IRPEF e relative addizionali:“ il presupposto impositivo” – recita il capitolo due della circolare - “ è costituito dal possesso di qualunque immobile, ivi compresa l’abitazione principale e le pertinenze della stessa” – saranno quindi sia i proprietari che i locatari ( a partire dalla data della firma del contratto di locazione ) di qualsiasi tipo di immobile inclusi i terreni incolti ad esserne soggetti passivi.
Il calcolo dell’imposta viene fatto sulla base imponibile che corrisponde al valore dell’immobile determinato nei modi previsti per legge, sulla quale si applica l’aliquota prevista per ogni singola fattispecie; spiegati nella circolare anche i calcoli dell’IMU per i fabbricati iscritti in catasto mentre per i beni immobili di interesse storico viene applicata una base imponibile ridotta del 50%.
Un occhio di riguardo merita l’abitazione principale con le relative pertinenze, alle quali è stata riconosciuta un aliquota ridotta pari allo 0,4%; ogni comune ha facoltà di aumentarla o diminuirla fino ad un massimo di 0,2 punti percentuali per cui potremmo trovarci con comuni che hanno un aliquota dello 0,2% e altri dello 0,6%.
Fino a un massimo di 200 Euro complessive di detrazione spettano inoltre ai soggetti passivi d’imposta ( ad esempio un abitazione di cui sono proprietari entrambi due coniugi, ad ognuno spetteranno 100 euro di detrazione).
Il 18 giugno prossimo è la scadenza per effettuare il pagamento della prima rata tramite il consueto modello F24; seguiranno ancora due rate, quella che scadrà il 17 settembre e l’ultima di saldo che scadrà il 17 dicembre che comprenderà anche l’eventuale conguaglio sulle precedenti; in alternativa i contribuenti potranno decidere per il pagamento di sole due rate, quella del 18 giugno e quella del 17 dicembre.
Esenzioni invece sono state stabilite per i fabbricati ubicati in territori montani o parzialmente montani. Una quota dell’imposta aspetterà allo Stato e sarà versata contestualmente alle quote comunali.
Simona Trentini Agenzia Stampa Italia
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