(ASI) Elon Musk ha concluso l’operazione di acquisto di Twitter per 44 miliardi di dollari e come prima azione ha licenziato quattro top manager: il chief financial officer Ned Segal, il responsabile degli affari legali e della 'policiy' Vijaya Gadde, il general counsel Sean Edgett e come se non bastasse il ceo Parag Agrawal.
L’imprenditore, il giorno prima, si era presentato infatti nella sede di Twitter a San Francisco con un lavandino in mano con su scritto “Let that sink in!”, che si può tradurre più o meno con “Fatevene una ragione!”, alludendo con un gioco di parole al probabile acquisto del social network che avrebbe finalizzato a breve.
Da consuetudine, la notizia è arrivata con uno slogan dallo stesso Musk, il quale ha twittato nel suo ormai social “the bird is freed”, ovvero “l’uccellino è libero”.
Le motivazioni delle gesta sono legate, come ha riferito lui stesso, alla visione ideale di social che sta cercando di rivoluzionare per “aiutare l’umanità”:
"Acquisto Twitter perché è importante per il futuro della civilizzazione avere una piazza comune digitale dove un'ampia gamma di idee può essere discussa in modo salutare senza ricorrere alla violenza"
E ancora aggiunge di voler evitare che il social network sia invischiato in dinamiche di odio causate dalla divisione in ‘’camere di risonanza della destra o della sinistra’’.
“Nel cercare senza sosta click, i media tradizionali hanno alimentato gli estremi. È per questo che compro Twitter. Non perché è facile, non perché fa soldi. Lo faccio per cercare di aiutare l'umanità che amo. E lo faccio con umiltà, riconoscendo che, nonostante i migliori forzi, c'è una reale possibilità di fallire"
L’obiettivo primario è dunque quello di abolire la censura e allentare le regole di moderazione dei contenuti del servizio, per permettere a tutti di vivere l’esperienza del social in modo più veritiero e senza filtri, rendendo il suo algoritmo più trasparente e alimentando le attività di abbonamento.
Un altro proposito di Musk risiede nella creazione di X, un’applicazione che comprenda funzioni simili a quelle di WeChat, l’app usata in Cina per messaggiare e chiamare, condividere foto e video, leggere notizie, giocare e fare pagamenti mobili: praticamente un’applicazione che cercherà di racchiudere in sé stessa tutte le funzioni delle principali altre del web.
Le azioni dell’imprenditore sud-africano stanno trovando qualche dissenso per via dell’imprevedibilità delle sue decisioni, ma la maggior parte del web sta esultando al cambiamento e all’innovazione che spera arriverà grazie a lui.
Trump, per esempio, ha espresso il suo entusiasmo nella sua piattaforma Truth: "Con Musk ora Twitter è in buone mani. Sono molto felice che Twitter non sarà più guidato da lunatici radicali di sinistra e maniaci che davvero odiano il nostro Paese".
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia