(ASI) È ufficiale: VicenzaOro, la kermesse internazionale del settore orafo - gioielliero si svolgerà dal 17 al 21 marzo prossimi dopo l’ennesimo rinvio del dicembre scorso causa pandemia.
Un momento importantissimo di confronto sui mercati di settore, anche in considerazione del progressivo aumento della copertura vaccinale in tutta Europa e sulle misure prese nei vari paesi per la gestione del picco di contagi. I vari brand che compongono il settore del lusso cominciano quindi ad intravedere una luce fuori dal tunnel del covid che per 2 anni ha annichilito mercati e imprese. “Torniamo a sperare in una ripresa possibile - ha commentato Romualdo Pettorino, responsabile del settore orafo di CNA Campania - la nostra filiera è stata tra le più penalizzate in questo frangente di pandemia, la cui crisi che ne è scaturita ha investito in pieno i settori produttivi cosiddetti di nicchia come il nostro”. Il noto gemmologo di fama internazionale ha poi continuato: “Con VicenzaOro non solo riparte il mercato con le potenzialità del fatturato nazionale ed internazionale, ma torna in esposizione il Made in Italy, quel plus valore che nel nostro settore è da sempre marchio di garanzia.
Come CNA Campania, insieme al presidente Oliviero, salutiamo con gioia il gran galà del gioiello in terra vicentina, convinti più che mai che il nostro Paese, unito e compatto, possa fare la differenza nei mercati esteri”. Pettorino ha poi sottolineato: “Tutto il mondo sa che la culla del settore orafo è Napoli con il suo Borgo Orefici e oltre 800 anni di storia di artigianato ed eccellenza di settore, potendo contare oggi su poli orafi di grande prestigio planetario come il Tarì di Marcianise e lo stesso OroMare, la cui grande tradizione è e resta il marchio distintivo dell’eccellenza italiana.”. Il Coordinatore di CNA Campania ha poi continuato: “L’appuntamento di Vicenza è il più atteso in Europa che riunisce tutto il settore in un'unica piattaforma di business e cultura. Il meglio della produzione Made in Italy dai principali distretti manifatturieri e le eccellenze internazionali presenteranno nuovi prodotti e anteprime di collezione oltre a lanciare i trend della gioielleria. Da questa kermesse dipende il futuro prossimo dell’intera filiera, dell’italianità nel mondo come anche del mercato interno ancora ostaggio di bonus e sostegni statali inversamente proporzionali all’acqua che non toglie la sete”. Pettorino ha poi concluso: “Il migliore dei bonus è e resta tornare a fatturare, tornare a vivere il nostro lavoro a contatto con la gente, contribuendo a rendere il nostro Paese ambito e competitivo sui mercati internazionali”.