Al via il fondo perduto fino al 40% per PMI. Club Eccellenze, OroItaly e Confraternita dei Sartori: “Una occasione da cogliere per la digitalizzazione, ma non dimentichiamo che noi non siamo Amazon”.
(ASI) Sul versante Sviluppo, Internazionalizzazione e Digitalizzazione delle Imprese troviamo il bando SIMEST destinato alle PMI nazionale e a quelle innovative costituite in forma di società di capitali e che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi. I tempi sono dunque maturi per poter cominciare a ragionare in termi di e-Commerce e sviluppo digitale. Infatti il bando, che prevede uno finanziamento a fondo perduto fino al 40% delle spese totali, fino a 300.000 euro di investimento, mentre per la restante quota è previsto comunque un finanziamento a tasso agevolato, riguarda proprio lo sviluppo di piattaforme e-Commerce e correlate attività di comunicazione, sia di proprietà che su marketplace il cui bando è disponibile fino a maggio 2022. Sono previste nelle spese finanziabili: quelle per la creazione, acquisizione e configurazione della piattaforma, per le componenti hardware e software; spese per le estensioni di componenti software per ampliare le funzionalità; le spese per la creazione e configurazione di un’App; le spese di per l’utilizzo di un marketplace. Tra le spese finanziabili anche quelle legate all’hosting e ad eventuali fee per l’utilizzo dei market, come anche le attività di comunicazione e pubblicità del proprio shop on line compresa quindi l’ideazione e lo sviluppo di una nuova brand identity. “Una gran bella occasione - esordisce il prof. Gianni Lepre, presidente del Club delle Eccellenze e opinionista economico del Tg2 - dopo i tempi bui caratterizzati da pandemia e decrescita economica, siamo nuovamente ai nastri di partenza per una ripresa economica post covid reale che anche attraverso l’internazionalizzazione e la digitalizzazione riesca a rilanciare i nostri brand sui mercati internazionali”. Il noto economista che tra le altre cose è notista dell’Agenzia Stampa Italia e Italpress ha poi concluso: “ Le regole sono semplici, Il periodo previsto per effettuare le spese ammesse dovrà essere di 12 mesi a partire dalla data di stipula del contratto con Simest. La durata del finanziamento sarà di 4 anni, anche in questo caso a decorrere dalla data di firma del contratto; nel dettaglio: 1 anno come periodo di preammortamento e 3 anni come periodo di rimborso. Le società a cui verranno assegnati i fondi riceveranno il finanziamento in due tranche: la prima, come anticipo, con una quota pari al 50% del totale; la seconda, con il restante 50% a fronte del rendiconto delle spese sostenute. Semplice, intuitivo e soprattutto concreto ma non dimentichiamo la nostra identità, e soprattutto che non tutto può essere spostato on line”. “Il bando di Simest ci ha riempito di speranza - ha ribadito Salvio Pace, presidente di OroItaly - anche in considerazione del fatto che si ripone molta fiducia nell’internazionalizzazione e nella trasformazione digitale”. Pace ha poi concluso: “A prescindere da tutto, però, ciò che ancora manca è il sostegno alle imprese sul versante nazionale perché bonus e sostegni sono ancora irrisori in confronto ai buchi generati dagli son imposti dalla pandemia”. Pace ha poi concluso: “Non dimentichiamo chi siamo, noi non siamo Amazon, ne abbiamo velleità di diventare una nuvoletta di proprietà di Bezos. Noi apparteniamo al Made in Italy che per quanto lo si voglia globalizzare è e resta un mercato di nicchia”. “Più che un mercato di nicchia - puntualizza Raffaele Antonelli, vice presidente della Confraternita dei Sartori e del Club delle Eccellenze - è mercato d’eccellenza, per il quale l’e-Commerce ha formule e modalità particolarissime, quindi alla fine il bando Simest è una bella occasione ma ha anche troppi paletti operativi. In effetti, forse, maggiori aiuti alle imprese a livello locale, avrebbero permesso a tutti di rilanciarsi e consolidarsi, per poi dopo pensare a digitalizzazione e mercati internazionali che comunque ci hanno sempre visto e ci continuano a vedere come la Cenerentola del marketplace”.