(ASI) - Mercoledì 2 Maggio il Presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, ha ufficializzato la proposta del programma di bilancio dell’Unione Europea 2021-2027.
La Gran Bretagna uscirà dall’Europa nel 2020 causando una seria riduzione delle entrate monetarie; il post Brexit non sarà facile da affrontare, non solo per il Regno Uniti ma paradossalmente anche per l’Italia e gli altri paesi dell’Ue.
La proposta prevede un bilancio complessivo di 1.279 miliardi di euro, corrispondente all'1,1% del Pil complessivo di tutti gli Stati membri; questo valore risulta essere comunque maggiore rispetto al precedente quadro di bilancio pluriennale che si fermava a 1.087 miliardi.
Si registra un aumento delle risorse destinate al controllo della migrazione, che arrivano a toccare quota 33 miliardi di euro; verranno invece tagliati del 5% i fondi per l’agricoltura e quelli per la coesione, che comprendono i fondi regionali di sviluppo e il fondo sociale europeo. Aumenteranno invece i soldi da investire in sicurezza e ricerca. Ecco le cifre: politiche di coesione 442 miliardi, Pac e ambiente circa 379 miliardi, mercato unico e società digitale 187 miliardi, relazioni esterne 123 miliardi, pubblica amministrazione Ue 85 miliardi di euro, gestione migranti e controlli frontiere 34 miliardi e per la sicurezza 27 miliardi di euro.
L’Unione Europea, ormai orfana della Gran Bretagna, dovrà sopperire a questa diminuzione di entrate economiche con nuove risorse visto e considerato che non basteranno i tagli sopra citati. Nei 27 Stati Membri verrà introdotta una nuova tassa sulla quantità di plastica non riciclabile, pari a 80 centesimi al Kg prodotta nello Stato; inoltre il 20% dei proventi della vendita delle quote di emissioni di anidride carbonica e un'aliquota del 3% sulla nuova base imponibile proposta per l'imposta sulle società.
Le trattative sul bilancio europeo saranno ancora lunghe, visto e considerato che Francia e Germania hanno già manifestato il proprio disappunto su alcune voci del programma. C’è da ricordare che questa proposta passerà successivamente nelle mani del Consiglio e del Parlamento Europeo.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia