(ASI) Le festività di fine anno si avvicinano, ma, di anno in anno, la storia si ripete: i cittadini (studenti, insegnanti, lavoratori, turisti) che intendono viaggiare durante le giornate clou per gli spostamenti di Natale e Capodanno devono fare i conti con rincari esorbitanti rispetto agli altri periodi pre e post festività.
Aumenti inaccettabili, che penalizzano specialmente chi torna a casa per trascorrere le festività in famiglia.
(ASI) Le festività di fine anno si avvicinano, ma, di anno in anno, la storia si ripete: i cittadini (studenti, insegnanti, lavoratori, turisti) che intendono viaggiare durante le giornate clou per gli spostamenti di Natale e Capodanno devono fare i conti con rincari esorbitanti rispetto agli altri periodi pre e post festività.
Da anni denunciamo questo fenomeno, che numerosi cittadini ci segnalano, ma i rincari non solo non si arrestano, ma si fanno sempre più marcati.
L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rilevato alcune tratte di bus, treni e aerei, confrontando i costi applicati nell’ultima settimana di ottobre e quelli applicati nelle settimane tra Natale e Capodanno.
Le differenze di costo sono notevoli e ammontano, mediamente, sulle tratte considerate, al +56% per viaggiare in bus durante le festività, al +9% per chi sceglie l’aereo, +48% per chi sceglie il treno.
Saltano all’occhio alcuni picchi allarmanti: un bus da Milano a Reggio Calabria, sotto le festività, costa il +285% rispetto al prezzo normalmente applicato; il viaggio inverso sulla stessa tratta costa il +77%; da Bologna a Bari, sempre in bus, il viaggio costa +241% (per il ritorno sulla stessa tratta addirittura la differenza di prezzo rispetto a un periodo ordinario è pari al +163%).
Prendendo ad esame i voli aerei il record del rincaro tra prezzo normale e quello applicato durante le festività spetta stavolta alla tratta Roma-Catania: +36% per l’andata e +26% per il ritorno.
Le brutte sorprese non risparmiano neanche chi viaggia in treno. La tratta con maggiori rincari è quella Torino-Reggio Calabria, con +195% per l’andata e +81% per il ritorno. Anche la tratta Milano-Bari segna notevoli rincari con un +123% per l’andata e +27% al ritorno.
Come si evince dalla rilevazione, le tratte maggiormente soggette ai rincari sono quelle che, in molti casi, riguardano il più elevato transito di studenti fuori sede, studenti e lavoratori, che rientrano a casa durante le festività.
Questi aumenti impediscono a molte persone di tornare a casa per trascorrere Natale e Capodanno a casa, almeno a coloro che non riescono a trovare soluzioni alternative come un’auto personale, in condivisione con amici e conoscenti o usufruendo di servizi digitali che permettono di mettersi in contatto con altre persone interessate allo stesso tragitto.
Al di là dei metodi ingegnosi che i cittadini possono trovare per risparmiare, rimangono inaccettabili i rincari applicati, ormai sistematicamente, in questo periodo dell’anno.
Per questo Federconsumatori segnalerà (ancora una volta) all’AGCM, a Mr. Prezzi e ART tali comportamenti chiedendo le opportune verifiche e le sanzioni del caso contro fenomeni speculativi che pesano in maniera intollerabile sulle tasche degli italiani, specialmente in questa fase.
In allegato le tabelle con i costi delle tratte in dettaglio.



