(ASI) Aumentano sopra la media i prezzi al dettaglio della frutta (+0,3%), ma nelle campagne è deflazione profonda con quotazioni in calo dal 16% per le angurie al -22% per le pesche.
E’ quanto afferma la Coldiretti a commento dei dati Istat sull’inflazione ad agosto sulla base delle elaborazioni su dati Ismea. La situazione è drammatica con la forbice dei prezzi della frutta tra produzione e consumo che si è allargata in una situazione in cui – sottolinea la Coldiretti - l’agricoltura deve fare i conti con i gravi danni provocati dal caldo e dalla siccità, I prezzi della frutta aumentano di 3-4 volte dal campo alla tavola con i centesimi pagati agli agricoltori che diventano euro per i consumatori. Proprio nel momento in cui si è assistito ad un aumento della domanda per fronteggiare il grande caldo, pratiche commerciali sleali lungo la filiera hanno provocato situazioni di crisi diffuse per i coltivatori di frutta estiva – sottolinea la Coldiretti – che chiede interventi per prevenire e perseguire tali pratiche. Occorre – continua la Coldiretti - estendere al piu’ presto l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della frutta trasformata in conserve e succhi per evitare che venga spacciata come Made in Italy quella importata dall’estero, e aumentare i controlli sull’ortofrutta fresca di importazione, spesso etichettata e venduta per nazionale. Serve un impegno di filiera per salvare il frutteto italiano che – conclude la Coldiretti - si è ridotto di un terzo (-33 per cento) negli ultimi quindici anni con la scomparsa di oltre 140mila ettari di piante con il rischio rischiano di far perdere all’Italia il primato europeo nella produzione di una delle componenti base della dieta mediterranea.