(ASI) Per la serie come, in tempo di crisi, poter aiutare gli altri, senza dimenticare se stessi. Il tutto realizzato con uno Stato ed un fisco "amici". Come ciò si può realizzare in concreto? L'esperto economista Marco Ertman, spiega ad Agenzia Stampa Italia la sua interessante proposta: "La beneficenza è un fatto di coscienza individuale. Il contribuente deve essere libero di orientarla secondo le proprie inclinazioni e volontà.
Attualmente siamo costretti dalla legislazione fiscale a devolvere l'8 per mille dell'Irpef alla Chiesa Cattolica, alle Avventiste del settimo giorno ... allo Stato, che dovrebbe destinare tali somme ad opere di bene. Oggi è dunque il legislatore ad indicare le scelte ed indirizzare le risorse, non la coscienza individuale del contribuente. In pratica, non è il cittadino a scegliere autonomamente a chi fare beneficenza, ma piuttosto diventa un obbligo giuridico. Pertanto, dovrebbe essere emendata la norma inserendo nel modello unico la facoltà di libera scelta di modo che sia il contribuente, indicando il codice fiscale del beneficiario, a devolvere il proprio 8 per mille dell'Irpef a chiunque voglia sostenere. Per assurdo, il cittadino potrebbe anche indicare il proprio codice fiscale e devolvere a se stesso. Il Fisco non si sostituisca alle scelte personali degli italiani con falsa ipocrisia e vero interesse economico". Una proposta davvero interessante quella di Marco Ertman, che non è altro un'attuazione concreta della libertà come principale valore di democrazia.
Ettore Bertolini - Agenzia Stampa Italia
L'esperto economista Marco Ertman