(ASI) Stando a quato riportato ell'ultima ricerca Istat, a febbraio il fatturato dell’industria è aumentato dell'1,5% rispetto al mese precedente, con incrementi pari all’1,8% sul mercato interno e all’1,0% su quello estero.
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi di febbraio 2011 sono 20 come a febbraio 2010) il fatturato cresce in termini tendenziali del 12,8%.
La variazione congiunturale degli ordinativi totali è pari a +1,9%, per effetto di una crescita dell’1,7% degli ordinativi interni e del 2,1% di quelli esteri.
Nel confronto con il mese di febbraio 2010, gli ordinativi grezzi registrano una crescita del 16,2%.
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali del 2,8% per l'energia, del 2,0% per i beni strumentali, dell’1,6% per i beni intermedi e dello 0,7% per i beni di consumo. All’interno di questi ultimi, i durevoli crescono del 4,5%, mentre i non durevoli registrano una variazione nulla.
Nel confronto tendenziale, il contributo più ampio alla crescita del fatturato viene dalla componente relativa ai beni intermedi, sia per il mercato interno, sia per quello estero.
I settori di attività economica per i quali si registrano, rispetto a febbraio 2010, gli incrementi maggiori del fatturato totale sono quelli della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+30,7%) e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+25,5%).
Per gli ordinativi, l’aumento tendenziale maggiore si osserva per la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+34,0).