(ASI) Sul calo delle esportazioni pesa la guerra commerciale con la Russia che ha tagliato ulteriormente le esportazioni Made in Italy del 24%. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al gennaio 2016 dalla qaule si evidenzia che ad essere colpiti sono settori simbolo del Made in Italy, dall’alimentare alla moda fino alle auto.
Il primo e piu’ incisivo effetto è stato determinato - continua la Coldiretti - dall’embargo totale in Russia per una importante lista di prodotti agroalimentari con il divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, provenienti da UE, Usa, Canada, Norvegia ed Australia con decreto n. 778 del 7 agosto 2014 e rinnovato per un ulteriore anno con decreto n. 625 del 25 giugno 2015 con nuova scadenza il 5 agosto 2016. Una misura che - spiega la Coldiretti - è costata direttamente all’Italia 240 milioni di euro nel 2015 per il solo settore agroalimentare. Nel 2016 le esportazioni agroalimentari in Puglia si sono ridotte del 23% ma a causa delle tensioni generali perdite di quote di mercato considerevoli - continua la Coldiretti - si sono registrate anche in altri importanti comparti, dal tessile, abbigliamento e accessori (-5%) all’arredamento con i mobili in calo del 20% fino al 55% per macchinari ed apparecchi. Complessivamente - sottolinea la Coldiretti - le esportazioni italiane in Russia nel 2015 hanno raggiunto appena i 7,1 miliardi, con un taglio di 3,7 miliardi rispetto al 2013, l’anno precedente all’introduzione delle sanzioni.