(ASI) Nel IV trimestre 2015 la disoccupazione si conferma stabile all'11,5%. Lo stesso tasso poi registrato a gennaio 2016. Un dato che, seppure non in crescita, si attesta su livelli allarmanti. In particolare preoccupa l disoccupazione giovanile al 40,3%.
Dati drammatici, che assumono tratti sconfortanti se ci si focalizza sulla situazione del Sud Italia. In quest'area la percentuale di giovani senza occupazione sfiora il 60% e il lavoro ormai è solo un lontano miraggio.
Tale scenario rivela in tutta la sua gravità la situazione di forte disagio in cui si trovano molti cittadini, specialmente giovani, scoraggiati e senza prospettive.
"È del tutto evidente la necessità di agire con urgenza e determinazione per sanare la vera piaga che affligge il nostro Paese: la mancanza di lavoro." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Si tratta di un intervento fondamentale, non solo per rimettere in moto il mercato del lavoro, ma anche per agire positivamente sulla necessaria redistribuzione dei redditi nel nostro Paese.
Combattere la disoccupazione significa, infatti, agire positivamente in direzione di una crescita della domanda interna. Non dimentichiamo che ogni disoccupato pesa sulle spalle delle famiglie (nonni, genitori, parenti), che rappresentano la vera forma di welfare, con un onere di circa 450 euro mensili.
Per una svolta concreta in direzione della ripresa è necessario avviare immediatamente il serio Piano Straordinario del Lavoro che invochiamo da tempo che, in assenza di iniziative di carattere privato, stanzi i necessari investimenti per:
- l'innovazione e la ricerca;
- la realizzazione di infrastrutture, soprattutto al Sud;
- la realizzazione di un programma di sviluppo per il settore del turismo, vera risorsa del nostro Paese;
- la messa in sicurezza del patrimonio culturale e scolastico.
E' quanto dichiara in un comunicato stampa Federconsumatori Nazionale