Produzione industriale: il calo non lascia spazio ad ottimismi.  Subito un piano straordinario per il lavoro In grado di dare nuovo impulso alla crescita.

(ASI) I dati sulla produzione industriale nel nostro Paese diffusi oggi dall'Istat fotografano una situazione allarmante: -2,2% rispetto a gennaio 2014.


Dati che impongono di metter da parte ogni ottimismo.
Tale andamento continua ad avere ripercussioni drammatiche sulle famiglie e sull'occupazione.
Basti pensare che i consumi delle famiglie sono diminuiti, nell'ultimo triennio, per una cifra complessiva pari a circa 78 miliardi di Euro.
"Di fronte ad una situazione simile è evidente che i soliti annunci e incoraggiamenti all'ottimismo non bastano. È indispensabile avviare immediatamente e con urgenza provvedimenti in grado di dare una vera e propria svolta all'economia." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Per imprimere una nuova spinta in direzione della crescita il passo principale ed indispensabile è il rilancio dell'occupazione, da avviare attraverso la concreta realizzazione di un Piano Straordinario per il Lavoro.
Un piano che si deve realizzare attraverso: investimenti per lo sviluppo e per la ricerca, definizione di un serio programma per la valorizzazione dell'offerta turistica e la preservazione del patrimonio artistico e paesaggistico nel nostro Paese, avvio di opere di modernizzazione e realizzazione di infrastrutture, specialmente al Sud.
Rilanciare l'occupazione significa dare nuovo impulso alla domanda interna e, quindi, alla produzione, innescando un ciclo positivo in grado di portare il sistema economico realmente e stabilmente fuori dalla crisi.
Da tempo sosteniamo che, rilanciando l'occupazione, i benefici non riguarderebbero solo i cittadini che tornerebbero ad avere un posto di lavoro e a disporre di un reddito, ma sarebbero estesi in generale alle famiglie, che si trovano ora costrette a mantenere figlie e nipoti disoccupati, spesso pesando sulle spalle di genitori e nonni pensionati.

 

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