(ASI) Nel trimestre giugno-agosto la produzione industriale è scesa dello 0,3%. È quanto rivela oggi l'Istat, confermando, ancora una volta, le pessime condizioni in cui versa la nostra economia.
La deflazione in atto, i consumi in calo (la contrazione stimata dall'O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori nell'ultimo triennio è del 10,7% pari a – 78 MLD nel mercato) e una disoccupazione tendente al 13% sono solo alcuni dei dati drammatici che denotano una situazione di vero e proprio allarme circa l'andamento economico del nostro Paese.
Dati che richiedono la massima attenzione e la massima responsabilità da parte del Governo. In particolare è indispensabile ed improrogabile operare con la urgenza per una politica economica espansiva, in grado di rimettere in moto la domanda di beni, servizi e quindi rilanciare produzione e occupazione.
"Non c'è più tempo da perdere: la ripresa si fa sempre più lontana e gli effetti negativi della recessione sono sempre più gravi." - dichiarano Rosario Trefiletti e Elio Lannutti .
Il Paese ha bisogno di un Piano Straordinario, improntato alla crescita ed al lavoro, strettamente legato al rilancio dell'occupazione giovanile.
Per questo chiediamo al Governo di impiegare tutte le risorse ricavate dai tagli agli sprechi, ai privilegi ed agli abusi, dall'incremento della lotta all'evasione fiscale, nonché dalla
vendita di parte delle risorse auree (il 15-20% pari a 10-15 MLD di Euro ) per:
- lo stanziamento di congrui investimenti per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, a partire dalla banda larga nelle telecomunicazioni;
- l'avvio di un piano strategico per lo sviluppo del turismo;
- l'attuazione di un allentamento del patto di stabilità che consenta la realizzazione di opere infrastrutturali di modernizzazione e messa in sicurezza (in primis per quanto riguarda l'edilizia scolastica).
Le linee di intervento sono molte, gli unici elementi che ancora scarseggiano sono il coraggio e la volontà di imprimere un deciso cambiamento di rotta.
Redazione Agenzia Stampa Italia