(ASI) La situazione fiscale dell’edilizia sociale, con particolare riferimento alla scadenza Tasi del 16 ottobre, è stata al centro dell’incontro tra la presidenza di Federcasa e CGIL, CISL e UIL.
La Federazione per la casa e i sindacati confederali nazionali evidenziano la necessità di equiparare l’aliquota Tasi tra gli inquilini affittuari di abitazioni private e gli assegnatari di edilizia sociale.
Da recenti notizie di stampa emerge infatti che gli inquilini che vivono in alloggi di edilizia sociale debbano farsi carico dello 0,20 per mille su un’aliquota notevolmente più elevata rispetto agli alloggi privati. Ciò in quanto le abitazioni di proprietà degli Enti sono esentate dal pagamento dell’Imu.
Per di più molte amministrazioni comunali stanno applicando trattamenti differenziati tra inquilini di alloggi di edilizia sociale di proprietà dei comuni stessi rispetto a quelli che risiedono nelle abitazioni delle aziende IACP, comunque denominate, a svantaggio di questi ultimi. Una situazione incomprensibile causa di disparità e confusione che deve essere affrontata e sanata.
Federcasa e CGIL, CISL e UIL chiedono al governo di aprire al più presto un tavolo di confronto sulla Legge di stabilità, per verificare come l’esecutivo intenda procedere nei confronti degli alloggi sociali e dei loro inquilini, alla luce degli annunci di un’unificazione delle varie tassazioni. Analoga richiesta è stata avanzata alla Conferenza delle Regioni e l’Anci.
Redazione Agenzia Stampa Italia