Così facendo, lasciarsi alle spalle la drammatica crisi in cui ci troviamo è praticamente impossibile.
Anche perché, non solo sono sempre di meno i “fortunati” che hanno un impiego, ma percepiscono anche retribuzioni inadeguate a fronteggiare l’incredibile crescita di prezzi e tariffe che, nel biennio 2012-2013, secondo i dati dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, ammonta a +3.823 Euro a famiglia.
Una tendenza insostenibile, che sta trascinando sempre più in basso il potere di acquisto delle famiglie, nonché tutti i principali indicatori della situazione economica del Paese.
Per questo torniamo ad appellarci al Governo che salirà in carica, affinché metta in atto tutto quello che in questi anni si sarebbe dovuto fare, ma nessuno ha avuto il coraggio e la prontezza di mettere in atto:
- investire seriamente sullo sviluppo del Paese, facendo ripartire adeguati fondi per la ricerca e l’innovazione tecnologica;
- disporre un piano per il rilancio dell’occupazione, specialmente quella giovanile, anche attraverso l’allentamento dei patti di stabilità degli Enti Locali, per intervenire soprattutto con pratiche di manutenzione, sicurezza ed edilizia;
- avviare misure di sostegno destinate alle famiglie a reddito fisso, a partire da una detassazione;
- eliminare definitivamente l’ulteriore aumento dell’IVA da luglio e contrastare con metodi efficaci l’intollerabile ed ingiustificata crescita di prezzi e tariffe (arrivando, se necessario, a disporne un vero e proprio blocco);
- eliminare l’IMU sulla prima casa per i redditi bassi e distanziare il pagamento dell’IMU e della Tares (entrambi alle porte della stagione estiva).
Questo deve esse il programma di un Governo efficace, che voglia veramente aiutare il Paese e le famiglie ad uscire dalla crisi.
Redazione Agenzia Stampa Italia