Pagine sinfoniche mascagnane e ampia selezione da Il piccolo Marat e una mostra per il Centenario dell’Opera
(ASI) “Buon compleanno Mascagni”. È questo il titolo di una serata molto speciale che si svolgerà il prossimo 7 dicembre al Teatro Goldoni, in cui verrà ricordato il grande compositore labronico che nacque proprio in questa data del 1863, nella casa di famiglia in piazza delle Erbe oggi piazza Cavallotti. Mascagni cominciò a comporre sin dai tempi del ginnasio, e non si fermò più, divenendo uno dei compositori più famosi ed acclamati al mondo.
Questo importante evento in suo onore, si svolge alla vigilia del debutto dell’edizione del Centenario de Il piccolo Marat, l’opera in tre atti su libretto di Giovacchino Forzano con cui Mascagni debuttò il 2 maggio 1921 al Teatro Costanzi di Roma ottenendo un grande successo, replicato poi nei teatri in Italia ed all’estero per oltre venti anni, per poi scomparire progressivamente dai palcoscenici nel secondo dopoguerra. L’opera sarà riproposta sulle scene del Teatro Goldoni venerdì 10 dicembre con replica domenica 12 dicembre, con una nuova produzione ed un nuovo allestimento proprio a cento anni da quella trionfale première. Un omaggio per conoscere e valorizzare un compositore che per oltre 40 anni, dal finire dell’800 in poi, ha saputo scrivere pagine nuove ed un nuovo stile nel concepire ed eseguire il Teatro d’Opera in Italia e nel mondo.
E proprio in occasione della serata del 7 dicembre, verrà proposta un’anticipazione aperta al pubblico, con l’esecuzione di alcune arie tratte dall’opera. Mentre nella seconda parte del concerto, saranno eseguite alcune partiture sinfoniche tratte da diverse opere mascagnane come il Guglielmo Ratcliff, Silvano, Le maschere, Isabeau, ciascuna delle quali per ispirazione, scrittura orchestrale e colore, condurrà lo spettatore a periodi diversi della vita umana ed artistica del musicista livornese.
Ad introdurre in questo viaggio sinfonico e nell’epoca in cui Il piccolo Marat è ambientato, ci sarà la guida del noto giornalista, divulgatore e saggista Alessandro Cecchi Paone, “Sono molto felice di partecipare a questa serata – ha spiegato Cecchi Paone – Si parlerà di un periodo che mi è molto caro come la Rivoluzione francese con le sue meraviglie ed i suoi orrori, ma comunque con il suo contributo fondamentale a rendere Patrimonio dell’Umanità la triade Libertà, Uguaglianza, Fraternità. In tutto questo ricordando come la natura umana possa inserirsi come protagonista, ma anche essere travolta come vittima”. L’esecuzione musicale affidata è all’Orchestra della Toscana ed al Coro del Teatro Goldoni diretti dal M° Mario Menicagli (M° del Coro Maurizio Preziosi). “Ho scelto di aprire il concerto nel segno di un’opera, in parole povere, difficile ma straordinaria – afferma il direttore d’orchestra Mario Menicagli – l’impeto, la veracità, la freschezza che echeggiano in questo spartito hanno pochi riferimenti similari nella produzione di Mascagni, segno di una maturità ormai raggiunta e di una volontà di proporre nuove scelte al passo con i tempi”.
Il soggetto de Il piccolo Marat trae spunto da un tragico episodio avvenuto negli anni del Terrore della Rivoluzione Francese narrato nel libro Noyades di Nantes di George Lenôtre, che però, con i suoi protagonisti principali, resta confinato sullo sfondo di una vicenda complessa e molto più umana: l’amore di un figlio per la madre che sa di essere in estremo pericolo di vita e che decide di fare di tutto per salvarla; e ancora l’amore, diventa protagonista, ma tra i due interpreti per antonomasia – il tenore ed il soprano – il piccolo Marat e Mariella, che si fanno forza per ribellarsi alla crudeltà dell’ ”Orco”, lo spietato persecutore dei prigionieri politici, condannati a morte senza processo; la coscienza umana e civile che non volge lo sguardo da un’altra parte rispetto alla ferocia, ma si ribella e si adopera per farla cessare (i ruoli del “Carpentiere” e del “Soldato”).
L’edizione del centenario de Il piccolo Marat al Teatro Goldoni di Livorno (recite il 10 e 12 dicembre) è accompagnata ed arricchita da una Mostra allestita nella sala Mascagni dello storico Teatro livornese: dalle ore 17 di martedì 7 dicembre e nei giorni di spettacolo, saranno esposte oltre 50 immagini tra fotografie, locandine, manifesti, lettere, autografi e contratti teatrali che riporteranno i visitatori a quei mesi del 1921 in cui l’impervia ed appassionata partitura mascagnana iniziò il suo percorso che per oltre venti anni la vide rappresentata in molti Teatri italiani ed esteri.
L’allestimento della Mostra è stato possibile grazie all’appassionato lavoro dell’Archivio Storico Luca Viganò, curato dal pronipote di Irma Viganò, il grande soprano di Besana in Brianza prediletta da Mascagni che negli anni ’20 calcò palcoscenici prestigiosi ed ebbe rapporti con personaggi quali Mascagni, Toscanini, Zandonai, Serafin e De Sabata. Molti i documenti inediti che testimonieranno, tra l’altro, i rapporti artistici tra il soprano brianzolo ed il compositore livornese.
Alessandro Cecchi Paone è un giornalista radiotelevisivo e di carta stampata, divulgatore scientifico-culturale, saggista, docente universitario, esperto di comunicazione e marketing, attivista per i diritti civili.
In TV da 45 anni, lavora per RAI, MEDIASET e SKY firmando tra l'altro “La macchina del tempo”, “Appuntamento con la storia”, “Maro Polo Channel”.
Per la carta stampata ha diretto i mensili Macchina del tempo, Marcopolo, Viaggiando, Oasis e ha scritto tra l'altro per Panorama, Panorama Economy, 7 del Corriere della Sera, Il Giornale, Libero, Oggi, Nuovo TV.
Ha pubblicato oltre 20 testi divulgativi tra cui “Alessandro Magno ieri e oggi”, “Ulisse l'uomo che inventò il Mediterraneo”, “Immagini dal mondo”, “10 vite per la scienza” e “A viso aperto”.
Da 15 anni è docente di Scienze della Comunicazione e Markenting dei beni ambientali e culturali in molte università italiane.
È attivista per i diritti civili delle persone LGBTQ+, delle donne e per la libertà della scienza e della ricerca.
MARIO MENICAGLI Direttore d’orchestra Diplomato in violino, ha svolto attività solistica e di violino di spalla dei teatri di Livorno, Pisa e Lucca, prima di dedicarsi alla direzione di orchestra. In questa veste ha diretto oltre venti diversi titoli operistici in molti teatri nazionali ed esteri, tra cui Livorno, Lucca, Mantova, Adria, Craiova, con attenzione al repertorio verista e di Pietro Mascagni in particolare, autore di cui ha diretto ben sette opere.
La sua attività si è distinta nella duplice veste artistica ed amministrativa, nell’ambito della gestione di Festival, eventi di spettacolo, rassegne e teatri.
Ha diretto infatti per oltre quindici anni l’Istituzione Comunale per la Cultura Clara Schumann di Collesalvetti, unico ente pubblico ad oggetto culturale del territorio nazionale e per cinque anni il Festival “Effetto Venezia” Livorno, in qualità di direttore artistico ed amministrativo.
E’ stato direttore di Corsi di formazione professionale della Comunità europea e direttore artistico e amministrativo del Festival lirico di San Gimignano, della Stagione Lirica del Teatro di Mantova, di Adria e di altre note piazze italiane.
Organizzatore di numerosi eventi di musica classica, jazz e pop, ha diretto solisti del calibro di Danilo Rea, Stefano Bollani, Roberto Vecchioni, Ron, Rossana Casale, Alirio Diaz, Marco Fornaciari, Antonella Ruggiero e Simona Molinari.
Con il librettista Lido Pacciardi ha composto musica e parte del libretto di due opere liriche, “Dodici anni dopo – Il sequel di Cavalleria rusticana”, accolta con vivo successo in prima mondiale la scorsa estate in Sicilia al “Festival dei Teatri di pietra” (Teatro Antico di Taormina e Teatro Greco di Siracusa) e “De’ relitti e delle quarantene”, opera buffa ispirata al periodo del lock-down.
Ha inoltre composto libretto e parte delle musiche di due opere pop, “Il Gatto con gli stivali - l’opera pop” e “Cenerentola – l’opera pop”, che sono entrate in programmazione al Teatro dell’operetta e del musical di Bucarest.
Diplomato al CET sotto la guida di Mogol come autore di testi, è autore del testo del brano “Come in ogni ora” presentato al Festival di Sanremo 2009.
Dal settembre 2020 è Direttore amministrativo della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno.
Stagione Lirica 2021-2022
Buon compleanno Mascagni
Pagine sinfoniche mascagnane e ampia selezione da
Il piccolo Marat e una mostra per il Centenario dell’Opera
Silvia Pantani, soprano
Andrea Bianchi, tenore
Carlo Morini, baritono
Adriano Gramigni, basso
presenta
Alessandro Cecchi Paone
Orchestra della Toscana
Coro del Teatro Goldoni di Livorno
maestro del coro Maurizio Preziosi
direttore Mario Menicagli
Programma
Brani da Il piccolo Marat:
I atto Scena del giuramento: “Guarda la plebe” (TENORE, BARITONO, CORO)
II atto Duetto: “Sei tu? Che cosa vieni a fare?…” (TENORE, SOPRANO)
III atto Finale: “Perché non sono stata io ferita?…” (SOPRANO, TENORE, BASSO, BARITONO)
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Guglielmo Ratcliff: Sogno
Silvano: Barcarola
Le maschere: Sinfonia
Isabeau: Intermezzo