(ASI) Progetto di collaborazione tra la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) e le Scuole di Specializzazione in Pediatria. Dopo l’esperienza di Pavia si è concluso a Novara il secondo incontro formativo Roma 30 luglio 2012 –La comunicazione come strumento di lavoro e prima forma di prevenzione; lo sviluppo delle competenze “relazionali” al fine di costituire un’efficace alleanza terapeutica medico-paziente;
il miglioramento della qualità della comunicazione fra il pediatra, il bambino e la sua famiglia. Questi i temi ribaditi con forza nel corso dell’incontro, svoltosi all’Università degli Studi del Piemonte Orientale di Novara, nell’ambito del Progetto di collaborazione fra la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) e le Scuole di Specializzazione in Pediatria. Obiettivo formativo del Progetto è quello di rafforzare nel pediatra il ruolo di figura centrale di riferimento nel percorso di crescita dall’infanzia all’adolescenza. Un pediatra, quindi, capace di coniugare le abilità diagnostiche e terapeutiche con la capacità di mettersi in relazione col bambino e con i suoi genitori; attento non solo alla cura della malattia, ma anche al mantenimento dello stato di salute psichica del piccolo e a una sua equilibrata collocazione nel mondo dell’infanzia e degli adulti. Nel discorso introduttivo rivolto agli specializzandi di Novara, il Dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS ha sottolineato la necessità di rinnovamento del Pediatra in una società in continua evoluzione e di adeguamento alle nuove esigenze dei bambini. “Negli ultimi decenni, – ha dichiarato Di Mauro - abbiamo assistito ad un miglioramento dello stato di salute dei bambini, grazie al diffondersi delle vaccinazioni e ad un’assistenza sanitaria più efficiente. Oggi il pediatra ha davanti a sé un bambino fisicamente sano ma a rischio di sviluppare, più che in passato, malattie e disturbi che riguardano la sfera delle relazioni e della psiche, come ansia, depressione, dipendenza da droghe e alcol, anoressia e bulimia.” All’incontro di apertura erano presenti il Prof. Gianni Bona, Direttore della Scuola di Specializzazione all’Università degli Studi del Piemonte Orientale di Novara; il Prof. Gianluigi Marseglia, Direttore della Scuola di Specializzazione della Clinica Pediatrica ospedale San Matteo di Pavia. Tra i componenti della SIPPS, hanno partecipato: il Dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS; il Dottor Leo Venturelli, pediatra USL Bergamo direttivo SIPPS e il Dottor Pietro Falco, coordinatore degli specializzandi. “Le regole di una buona comunicazione, - ha sottolineato agli specializzandi il Dottor Leo Venturelli nel corso della relazione “La comunicazione, il counselling, la relazione di cura” - possono essere efficacemente applicate anche alla relazione medico-paziente. Ad esempio, il Pediatra dovrebbe essere consapevole, nello svolgimento della propria attività, che la comunicazione non verbale (sguardo, mimica facciale, gesti, postura) e paraverbale (volume, tono, ritmo della voce) prevalgono del 90% sulla comunicazione verbale.” Gli esperti hanno concordato che dalla qualità della comunicazione derivano un buon rapporto di fiducia con il bambino e la famiglia, la partecipazione condivisa alle procedure diagnostiche e alla terapia, l’adesione ai buoni comportamenti alimentari e ai principi di educazione alla salute. Nell’ambito dell’incontro, i Direttori delle Scuole di Specializzazione di Novara e di Pavia hanno sottoscritto con il Presidente della SIPPS un protocollo d’intesa che ha permesso l’instaurazione di un rapporto privilegiato tra i sottoscrittori. Secondo tale protocollo, all’impegno della SIPPS di sostenere le Scuole di Specializzazione in Pediatria sul piano della formazione degli Specializzandi e dell’organizzazione di Convegni, seminari e stage residenziali, corrisponderà un impegno, da parte delle Scuole di Specializzazione in Pediatria, ad organizzare un evento formativo annuale in collaborazione con SIPPS, all’interno della stessa Scuola.