(ASI) Spoleto. Inizia il conto alla rovescia per il celebre “Lago dei Cigni” che il Balletto dell’Opera Nazionale Rumena porterà in scena al Teatro Nuovo Giancarlo Menotti di Spoleto il 13 dicembre 2024 alle ore 21.00.
Il balletto, nato dalla geniale musica di Pëtr Il'ič Čajkovskij, ha catturato il pubblico fin dalla sua prima versione, nonostante l’insuccesso del 1877 al Teatro Bol'šoj di Mosca. Solo nel 1895, grazie alla nuova coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov per il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, “Il Lago dei Cigni” raggiunse la fama e divenne una delle opere più amate e rappresentate al mondo. Il balletto racconta il conflitto tra purezza e inganno, incentrato sul doppio ruolo di Odette, il Cigno Bianco, e Odile, il Cigno Nero, due personaggi interpretati in questa produzione dalla rinomata etoile Viviana Olaru, solista del Teatro Nazionale Rumeno, la cui maestria espressiva e tecnica sarà evidente nei pas de deux del primo e del secondo atto. La sua interpretazione metterà in luce la profonda tensione drammatica tra il candore di Odette e l’ingannevole fascino di Odile, un contrasto che Čajkovskij trasmette con note di grande delicatezza e intensità. In questa versione de Il Lago dei Cigni, il Balletto dell'Opera Nazionale Rumena di Iași mantiene intatte le coreografie originali di Petipa e Ivanov del 1895, riproponendo l’autentica visione creata per il Teatro Mariinskij. Gli scenari richiamano la sontuosità della corte imperiale russa, integrando elementi di realismo storico e di fantasia gotica. La regia pone una particolare attenzione alle scenografie: il primo e il terzo atto si svolgono in una cornice magica e fiabesca, che rievoca il fasto della corte, mentre il secondo e il quarto atto, ambientati sul lago incantato, presentano un’atmosfera misteriosa, illuminata da luci lunari che sottolineano il misticismo e la drammaticità dell’opera. Tra i momenti più iconici, il famoso “pas de quatre” dei quattro piccoli cigni e la danza dei grandi cigni, che, attraverso movimenti fluidi e sincronizzati, rievocano il gioco di riflessi e ombre del lago, un tema centrale che Čajkovskij ha esaltato attraverso la partitura, piena di leitmotiv e di contrasti musicali potenti.
Il balletto narra la storia del principe Sigfrido, che durante la festa del proprio compleanno, affascinato da uno stormo di cigni, segue le creature fino a un lago incantato. Qui incontra Odette, una giovane trasformata in cigno dal malvagio mago Rothbart. Sigfrido si innamora di lei e le giura amore eterno, l’unico modo per spezzare l’incantesimo che condanna Odette e le sue compagne a trasformarsi in cigni al sorgere di ogni alba. Tuttavia, Rothbart cerca di ingannare il principe presentando alla corte sua figlia Odile, il Cigno Nero, che assume le sembianze di Odette per conquistare Sigfrido e impedirgli di spezzare il sortilegio. La scoperta della verità porta Sigfrido a sconfiggere il malefico Rothbart e a ritrovare l’amata Odette. L’appuntamento, imperdibile per gli amanti del balletto e non solo, con Il Lago dei Cigni, capolavoro assoluto che unisce la bellezza coreografica alla sublime musica di Čajkovskij, simbolo eterno della tradizione ballettistica e fonte di ispirazione per generazioni di artisti, è fissato per il 13 dicembre 2024 alle ore 21.00 al Teatro Nuovo di Spoleto.
Francesco Randazzo