(ASI) "Vent'anni fa, abbiamo avviato una grande riforma che ha aperto la strada al pluralismo ed a nuove tecnologie: la legge Gasparri. Chi l'ha criticata, ha commesso un errore, perché oggi l'offerta è decisamente più ampia. Tuttavia, oggi ci troviamo di fronte a un altro problema, i giganti della rete, che non pagano le tasse, saccheggiano l'informazione di giornali e televisioni, incassano i ricavi pubblicitari senza contribuire ed utilizzano le reti telefoniche senza pagarne il costo.
Il vero problema oggi è stabilire delle regole, anche a livello internazionale, per impedire il saccheggio digitale da parte di colossi come Amazon, Google e Facebook, e per difendere chi investe nella creatività, fa dei prodotti, come le emittenti televisive pubbliche e private, che sono realtà fondamentali nel nostro panorama", così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, a margine della 'IV Edizione del rapporto eMedia e IBL', che ha proseguito: "L'intelligenza artificiale oggi si inserisce anche in questo contesto ed è al centro del dibattito perchè rappresenta una sfida inevitabile. È come l'evoluzione verso il digitale e l'arrivo di Internet. Ma solleva anche preoccupazioni, soprattutto per i rischi di sostituzione nel campo della creatività. Sono fiducioso che l'umanità saprà gestire questa nuova sfida e sfruttare le opportunità che questa offre. A livello legislativo poi esistono delle normative da recepire, ma il vero problema non risiede tanto in provvedimenti generici, quanto nella sfida posta dai giganti della rete che non pagano le tasse. Non possiamo rimanere impotenti di fronte a questa ingiustizia. Questi colossi sono ovunque, anche nel campo televisivo, come Amazon, e non è giusto che realtà come la RAI, Mediaset e altre aziende più piccole investano, creino e producano contenuti, mentre altri prendono tutto gratuitamente e, spesso, in modo sleale. È necessario, quindi, stabilire regole chiare e tutelare con maggiore determinazione il diritto d'autore così come la proprietà intellettuale".