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Pietre che cantano: serata jazz con Stefano Zenni e Franco d'Andrea Trio - Ocre - mercoledì 8 agosto



XIII FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA

"PIETRE CHE CANTANO"

 

Innesti fecondi” - dedicato a Claude Debussy

nel 150° anniversario della nascita - 1862/2012

 

L’Aquila, Ocre, Rocca di Mezzo, Tione degli Abruzzi,

Caporciano, Fontecchio, Navelli,

30 luglio – 23 agosto 2012

 

in collaborazione con

 

 

ARRIVA IL JAZZ AL FESTIVAL PIETRE CHE CANTANO:

MERCOLEDI' 8 AGOSTO AL MONASTERO DI S. SPIRITO DI OCRE

(...MINSTRELS) CON UN DOPPIO APPUNTAMENTO,

IN APERTURA IL GRANDE STORICO DEL JAZZ STEFANO ZENNI

A SEGUIRE IL FRANCO D'ANDREA TRIO

PER UNA SERATA DEDICATA AI BRANI DEI PIU' FAMOSI COMPOSITORI JAZZ

DAGLI ANNI '20 A OGGI

 

 

(ASI) L'Aquila Il secondo appuntamento musicale del "Ciclo Debussy" del Festival Internazionale di Musica Pietre che cantano, dal titolo (...Minstrels), in programma mercoledì 8 agosto al Monastero di S. Spirito di Ocre, è davvero una novità per il Festival. Minstrels” è il titolo di un celebre Preludio per pianoforte di Claude Debussy, al cui 150° anniversario della nascita Pietre che cantano dedica quest’anno una intera serie di concerti. Debussy si lasciava andare, in quel brano, al ritmo accentuato e alla cantabilità suadente delle prime orchestrine jazz – i cosiddetti Minstrels, appunto, che andavano già conquistando ampia popolarità. In omaggio alla feconda “curiosità” debussyana, anche Pietre che cantano si lascia sedurre dal jazz, dedicando per la prima volta un intero programma a questo importantissimo genere musicale. Ospiti d’eccezione per questa “prima” Stefano Zenni e il Franco D’Andrea Three.

 

La serata si apre alle 19.30 con una conferenza di Stefano Zenni, tra i massimi esperti di storia del jazz a livello mondiale, che presenterà al pubblico, con l’ausilio di esempi audio e video, il suo ultimo successo editoriale: “Storia del Jazz: un prospettiva globale”( Stampa Alternativa, 2012). Si tratta della più ricca e completa storia del jazz sinora pubblicata in italiano. Le vicende musicali vi sono narrate nell’abbraccio fra Stati Uniti ed Europa, America Latina e India, Giappone e Russia, gettando luce sulle complesse relazioni culturali e artistiche dell’espansione musicale afroamericana tra il XVI e il XXI secolo.

Una visione inedita che include le relazioni fra individui, i movimenti geografici – le migrazioni intercontinentali come le microdinamiche urbane – e gli intrecci fra generi, senza trascurare i rapporti fra jazz e musica classica, tra improvvisazione e scrittura. 

 

A seguire, alle 21.30 e dopo una pausa per la cena, il Franco d’Andrea Three formato da Franco D’Andrea al piano, Daniele D’Agaro al clarinetto e Mauro Ottolini al trombone presentano "Traditions and Clusters": dagli anni Venti ad oggi, una notte con Kid Ory, Jelly Roll Morton, Spencer Williams, Charlie Shavers, Duke Ellington, Thelonious Monk, Lennie Tristano, John Coltrane e il pianista Franco D'Andrea, che con D’Agaro al clarinetto e Ottolini al trombone parte dal sound delle origini del jazz e lo rigenera sino alle provocazioni del linguaggio contemporaneo, tracciandone l’evoluzione attraverso il richiamo ai suoi mitici eroi.

 

Stefano Zenni , nato a Chieti (1962). è tra i maggiori musicologi di jazz in Europa. E' presidente della SidMA – Società Italiana di Musicologia Afroamericana –, vicedirettore del Center for Black Music Research/Europe, direttore della rivista di studi Ring Shout ed editor per il jazz del Giornale della Musica. Insegna Storia del Jazz e delle Musiche Afroamericane presso i conservatori di Bologna, Pescara, Pesaro, e Analisi delle Forme presso Siena Jazz. Oltre a dirigere i seminari di Chieti in Jazz, è direttore artistico (dal 1998) della rassegna Metastasio Jazz a Prato. Candidato ai Grammy Awards per le migliori note di copertina, collabora con Rai Radio3, e ha già pubblicato – sempre per Stampa Alternativa – volumi su Louis Armstrong, Herbie Hancock e Charles Mingus, oltre a I segreti del jazz. Una guida all’ascolto

 

La formazione del D’Andrea Three, piano, clarinetto e trombone, affonda le radici nella jazz band tradizionale : la formazione degli "Hot Five"di Louis Armstrong comprendeva tromba, clarinetto, trombone, piano e batteria o banjo. Il Trio fondato dal pianista Franco D’Andrea con D’Agaro al clarinetto e Ottolini al trombone estrae gli elementi timbricamente essenziali di quel sound , e sviluppa il suo discorso musicale tra riff, poliritmie, contrappunti improvvisati, sonorità da "jungle style" ellingtoniano e astrazioni contemporanee. Nel programma “Traditions and Clusters” ( il cluster è il tipico gesto pianistico contemporaneo che aggredisce con tutta la mano o addirittura con l’avambraccio intere sezioni della tastiera) il D'Andrea Three parte dal sound del jazz delle origini e e ne traccia l’evoluzione attraverso il richiamo ai suoi mitici eroi: dagli anni Venti in poi , Kid Ory, Jelly Roll Morton, Spencer Williams, Charlie Shavers, Duke Ellington, Thelonious Monk, Lennie Tristano, John Coltrane fino alle musiche dello stesso D'Andrea, e alle provocazioni del linguaggio contemporaneo.

 

Franco D’Andrea è decano dei pianisti jazz italiani. Nato a Merano, è a Bologna che comincia a vivere le sue esperienze più significative di musicista e jazzista : la profonda suggestione dell’ascolto dal vivo di Louis Armstrong, nel 1954, lo porta a provare (ma come trombettista e clarinettista) l’ebbrezza di essere nel frontline di un’orchestra dixieland. Poi l’incontro con Horace Silver e Lucio Dalla, che lo fanno entrare nel cuore del jazz moderno. A Roma Gato Barbieri lo converte alla musica di John Coltrane. Ornette Coleman, Schoenberg e Franco Tonani ispirano il suo “Modern Art Trio” della fine degli anni ’60. Il Miles Davis elettrico e Giovanni Tommaso lo portano a fondare il gruppo “Perigeo”. Negli anni ’80 ancora una svolta importante, e l’individuazione di un percorso ancora più originale e maturo.

 

 

 

Info e prenotazioni: Associazione Culturale Pietre che cantano, Sede Municipale, Ocre

tel. + 39 389 2820983; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.pietrechecantano.it

Facebook Pietre che cantano

 

Biglietti: 8* e 10 Euro. La cena tra le due parti della serata, 30 euro.

* fino a 14 anni e oltre i 65.

 

Ufficio stampa Festival Pietre che cantano:

Luca Pellegrini - cell: +39 328 7368090 – E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Barbara Bologna (per l’Abruzzo) - cell: +39 329 6751227 - E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

PROGRAMMA

 

 

Mercoledì 8 agosto

Ocre, Monastero di S. Spirito

 

Ciclo Concerti Debussy

(...Minstrels)

 

ore 19.30

La mia Storia del Jazz

Incontro con Stefano Zenni,

autore del libro “Storia del jazz: una prospettiva globale”

 

ore 20.30 Chiostro del Monastero di S. Spirito: cena-buffet

 

ore 21.30

Traditions and Clusters

Franco d’Andrea Three

Franco D’Andrea, piano - Daniele D’Agaro, clarinetto – Mauro Ottolini, trombone

Musiche di Kid Ory, Jelly Roll Morton, Spencer Williams, Charlie Shavers, Duke Ellington, Thelonious Monk, Lennie Tristano, John Coltrane, Franco D'Andrea

 

Info e prenotazioni: Associazione Culturale Pietre che cantano, Sede Municipale, Ocre

tel. + 39 389 2820983; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.pietrechecantano.it

Facebook Pietre che cantano

 

Biglietti: 8* e 10 Euro. La cena tra le due parti della serata, 30 euro.

* fino a 14 anni e oltre i 65.

 

Ufficio stampa Festival Pietre che cantano:

Luca Pellegrini - cell: +39 328 7368090 – E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Barbara Bologna (per l’Abruzzo) - cell: +39 329 6751227 - E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;

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PROGRAMMA

 

 

Mercoledì 8 agosto

Ocre, Monastero di S. Spirito

 

Ciclo Concerti Debussy

(...Minstrels)

 

ore 19.30

La mia Storia del Jazz

Incontro con Stefano Zenni,

autore del libro “Storia del jazz: una prospettiva globale”

 

ore 20.30 Chiostro del Monastero di S. Spirito: cena-buffet

 

ore 21.30

Traditions and Clusters

Franco d’Andrea Three

Franco D’Andrea, piano - Daniele D’Agaro, clarinetto – Mauro Ottolini, trombone

Musiche di Kid Ory, Jelly Roll Morton, Spencer Williams, Charlie Shavers, Duke Ellington, Thelonious Monk, Lennie Tristano, John Coltrane, Franco D'Andrea

 

 

 

 

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

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