Il progetto culturale è stato finanziato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria ed è volto a far conoscere il teatro greco e romano classico, attraverso la valorizzazione dei tredici siti archeologici calabresi nei quali si svolgeranno le 54 rappresentazioni: l'Anfiteatro dei Ruderi di Cirella a Diamante (Cosenza), il Parco Archeologico di Capo Colonna (Crotone), l'Abbazia Benedettina di Lamezia Terme (Catanzaro), il Parco Archeologico di Locri Epizefiri (Reggio Calabria), il Parco Archeologico dei Tauriani a Palmi (Reggio Calabria), il centro urbano di Reggio con le varie aree archeologiche, il Parco Archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia (Catanzaro), il Parco Archeologico di Sibari a Cassano allo Ionio (Cosenza), il Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia, l'Area Archeologica dell'antica Medma a Rosarno (Reggio Calabria), la Villa Romana di Casignana (Reggio Calabria), la Torre Marrana di Ricadi (Vibo Valentia), il Parco di Kaulon a Monasterace (Reggio Calabria).
Sono intervenuti in occasione della conferenza, introdotta da Monica Falcomata', la Sovrintendente ai Beni Archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, il Direttore Generale dell'Assessorato alla Cultura, Massimiliano Ferrara e l'Assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, che ha portato i saluti del Presidente dellla Regione Giuseppe Scopelliti e si è soffermato sui quattro punti fondamentali di questa nona edizione del ''Magna Grecia Teatro Festival'':
''Il primo punto - ha detto - e' che ci troviamo nel Museo della Magna Grecia, uno dei luoghi fondamentali della Cultura in Italia, per la cui unicita' Scopelliti ha gia' invitato per la riapertura il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il secondo punto e' che l'evento del Magna Grecia Teatro Festival e' finalmente di portata nazionale, con una altissima qualita' degli spettacoli selezionati e la presenza dei piu' importanti attori italiani. Inoltre, su 15 spettacoli, ne sono stati prodotti ben 7 per la nostra manifestazione. Il terzo punto riguarda la valorizzazione dei beni archeologici, fondamentale in una regione come la Calabria che ha le aree archeologiche piu' estese d'Italia e che questa estate saranno invase da oltre 4 mila studenti che nelle nostre intenzioni possono diventare i primi comunicatori e studiosi dell'immenso patrimonio culturale della Calabria. Quarto punto e' la presenza di Giorgio Albertazzi, che e' il valore aggiunto di questa manifestazione in quanto e' il piu' importante uomo di teatro vivente in Italia''.
E' stata chiara ed esplicita anche l'intenzione del Presidente Scopelliti di rendere il Festival un evento con il duplice obiettivo di “arricchire l'offerta culturale della regione e di rendere vitali alcune fra le più belle aree archeologiche della Calabria”, spesso sconosciute agli stessi calabresi e che attraverso questo evento vengono fatte rivivere e vengono rese note ai turisti.
Per il secondo anno consecutivo il Magna Graecia Teatro Festival vedrà alla direzione artistica Giorgio Albertazzi che per questa edizione ha ricercato il connubio tra un programma culturale originale e tematiche che possano coinvolgere un vasto pubblico. Tanti i nomi del panorama culturale nazionale come Moni Ovadia, Peppe ServiIlo, Peppe Barra, Rocco Papaleo, Pino Insegno, Vanessa Gravina ed Edoardo Siravo; drammaturghi, registi e attori che presentano testi originali come Emiliano Reggente ed Eleonora Danco; ed ancora Pier Paolo Polcari con lo spettacolo Intraterrae, la compagnia calabrese Scena Verticale con lo spettacolo Italianesi di e con Saverio La Ruina (prodotto con il sostegno di Mibac, Regione Calabria), la compagnia reggina Scena Nuda che con Balletto Civile di La Spezia e Fondazione Teatro Due di Parma presenta Troiaparadise, Roberto d’Alessandro con lo spettacolo Terroni tratto dall’omonimo libro di Pino Aprile, e il duo comico Battaglia e Miseferi.
Il Direttore artistico ha illustrato il tema scelto quest'anno, “Il Sud del Mondo e dell’uomo, in cui il Mito si pone come un’utopia praticabile del cambiamento. Il programma di questa edizione prende lo spunto dal Sud del Mondo per sviluppare temi di attualità e di rilevanza culturale come il dialogo fra le diverse arti classiche e contemporanee, l’elemento femminile, il Sud come luogo d’incontro e di confronto delle culture e dei popoli, la multimedialità come nuova forma di ricerca espressiva e l’originalità e l’esclusività dei progetti in cartellone.”
Le storiche vetrine scelte per l'occasione dagli organizzatori del Festival ci consentono di comprendere l'importanza di investire nella cultura che spesso ci viene dal passato...perché come direbbe il grande Vittorio Gassman “Abbiamo un grande futuro dietro le nostre spalle” e solo tale consapevolezza può salvarci dalla crisi economica e, ancor più da quella morale che stiamo attraversando. I veri miti sono quelli che ci hanno preceduto, non facciamoci ingannare dalla finzione che regna sovrana nella società odierna e sforziamoci di fare un passo indietro per guardare più serenamente al futuro.
Maria Vera Valastro- Agenzia Stampa Italia