(ASI) Danilo Mallò è uno scrittore che ha preso la coraggiosa decisione di cimentarsi nella stesura di un romanzo, il cui argomento è una malattia incurabile: la SLA.
Ogni persona rifugge il tema della malattia e del dolore che questa comporta, per la naturale propensione dell’animo umano a ricercare il benessere e la felicità, dunque un’opera di questo genere corre il rischio di essere accuratamente evitata per il senso di angoscia che potrebbe causare all’eventuale lettore.
Eppure, lo scrittore affronta questo tema spronando il fruitore del romanzo a cogliere la vita nella sua pienezza, a spremerne il succo fino all’ultima goccia, riversando le proprie energie in ciò che realmente scalda ed eleva lo spirito, ovvero l’amore. Il tempo è un dono preziosissimo donatoci al momento della nostra nascita e di cui si deve essere grati e questo è uno dei grandi insegnamenti promulgati dall’autore. Più di tutto, però, l’amore è il tema di fondo che anima la lettura di quest’opera.
L’amore che spinge anche un uomo malato di SLA e impossibilitato a condurre una vita soddisfacente a trovare la bellezza o meglio, per dirlo con le parole di Mallò, la “meraviglia” nella vita. Il protagonista del romanzo, costretto a letto dall’avanzamento del suo stato di indebolimento fisico, in un primo momento riversa tutto l’odio e il rancore possibili verso il Creatore, per avergli addossato un destino così greve, ma grazie a una geniale intuizione, il letto dove è coricato viene rivolto verso una finestra che dà sulla strada sottostante e sul palazzo dirimpetto.
Da quel momento, il malato osserva avidamente gli inquilini del palazzo di fronte, assorbendone la vita e le emozioni. Ciò che permea dalle vite osservate dal protagonista non sempre è positivo, ma in un passo dell’opera si può assistere a una delle più commoventi manifestazioni della bontà dello spirito umano. Dopo una giornata di attenta osservazione, il protagonista ha ricevuto un’onda di grande amore dagli inquilini del fabbricato da lui scrutato e così alla domanda della madre che gli chiede: “Come stai oggi?”, risponde con una frase che non può che scuotere nel profondo coloro che la leggono: “La vita è una meraviglia”. Una frase così positiva e potente, è impensabile che sia fuoriuscita da un giovane uomo affetto dalla SLA e che è costretto a trascorrere il tempo a lui concesso in una progressiva condizione di immobilità, eppure è proprio così, perché il protagonista è riuscito a cogliere la vera essenza della felicità, l’amore, un sentimento che anima la vita in tutte le sue forme e che non può fare a meno di rischiarare l’anima di una persona, anche nel più cupo dei momenti della sua esistenza. Perciò, questo è il messaggio che l’autore consegna al lettore in un’opera dal sapore agrodolce, che l’esistenza di ogni essere vivente raggiunge la sua pienezza e armonia con il resto del creato, quando l’amore è il sentimento che ne guida le azioni e che ne permea ogni respiro. Così, dalla malattia Mallò ricava un valido spunto per la riflessione su ciò che realmente dovrebbe guidare la vita di ogni persona, che invece, molto spesso, si basa su cose futili e caduche come la fama e il denaro; il sentimento dell’amore.
Amanda Bartoli - Agenzia Stampa Italia
"Memorie di un'anima" di Danilo Mallò
Editore: Edizioni La Zattera