(ASI) E' oramai vicino il "lancio" nel mercato del libro "Il mito dell'amore infinito", scritto da Maria Maimone. Il libro sara' in vendita presso le piu' importanti librerie italiane ed è scaricabile anche tramite internet.
"Un successo annunciato - dichiara il responsabile editoriale del gruppo A.M.E., Roberto Sartori - in quanto tale romanzo tratta tematiche esistenziali, raro di questi tempi" . " Ho voluto , attraverso il racconto “Il Mito dell’Amore Infinito”- sostiene l'autrice , la ottoressa Maria Maimoone- porre in luce come la ricerca di un amore che non tradisce è il senso stesso della vita di ogni essere umano.
Lo testimonia il giovane protagonista, che va alla ricerca dell’amore perduto e tradito, non arrendendosi di fronte alle delusioni . Ma si perde per strada, facendo esperienza della droga . Diventa , in tal modo , un eroe solitario e dolorante , che umilia la propria dignità di essere umano.
La parte preziosa e divina che c’è dentro di noi non muore mai, resiste alle intemperie della vita: così è per il giovane che , conquistando faticosamente la consapevolezza del suo valore, prende in mano le sorti della sua vita con l’intento di rinascere, ormai ai bordi dei marciapiedi, profondamente ammalato. Primeggia il ricordo della valle nella quale è nato, ricca di maestose manifestazioni della natura, che lo sprona al recupero del senso della propria vita. Il romanzo registra il silenzio degli affetti umani, che si contrappone al suono armonioso della poesia della natura , coerente con la propria identità, proprio in quanto esprime, senza titubanze, ciò che di meraviglioso reca in sé, senza deviare mai dal suo cammino.
Così non sa fare l’essere umano, incapace di coerenza nell’amare, per cui va incontro ad un lungo ed inesorabile percorso di sofferenze interiori, proprio in quanto si allontana dal suo naturale destino , essendo l’amore l’espressione più autentica della propria identità, la sua musica interiore, a cui non dando ascolto, perde non solo la sua bellezza primigenia, ma indiscutibilmente il suo appagamento interiore, divenendo inquieto , sempre alla ricerca infruttuosa di mete che lo rendano felice.
Il protagonista del racconto, attraverso un impervio, ma costruttivo itinerario spirituale , recupera le proprie radici , comprendendo di essere nato per essere artefice di amore: in tal modo riscopre la fede in Dio , guarendo dal vizio, aiutato dalla sapienza dei frati che si prendono cura di lui, all’interno di una comunità. Il romanzo è ambientato fuori dalla storia e dal tempo perché rappresenta tutta l’umanità che, da sempre, va in cerca di se stessa, attraverso dolorose lacerazioni . Il protagonista é giovane , come è giovane la nostra anima , pur dibattendosi nelle traversie di un lungo e contraddittorio vagabondare nell’esistenza, di cui, tra cadute e rinascite, comprende inesorabilmente il significato autentico. Il protagonista del romanzo rappresenta ciascuno di noi, l’umanità errante, ferita e disarmata di fronte ai propri fallimenti esistenziali.
Attraverso il racconto ho voluto denunciare , altresì, la responsabilità dell’epoca contemporanea nel creare smarrimento in quanto edificatrice di miti, ossia di falsità, con le quali intende nutrire l’animo dei giovani, umiliandone lo splendore e la propria dignità, in quanto indiscutibilmente dannosi, come la vicenda umana del protagonista dimostra . Accogliere il desiderio di infinito che c’è in noi è il presupposto da cui partire: è quanto occorre insegnare ai giovani, perché possano diventare adulti realmente forti , resi consapevoli del senso reale della propria vita.