(ASI) Gorizia - Il fatto che Giacomo Balla fosse un artista prolifico, penso sia un assioma difficile da ribaltare. Si pensava, sino a poco tempo fa, di conoscere tutte le sue opere, ed invece, una recentissima scoperta, ci ha regalato l'ennesima meraviglia.
Il "disvelamento" di un suo quadro del 1925, "Verginità", appartenente ad una collezione privala, ha concesso, dopo il restauro, di acquisire un nuovo quadro futurista: Dimostrazione interventista. Il retro di "Verginità", malgrado fosse dipinto di nero, alla luce radente ha potuto rivelare degli ispessimenti particolari. Così si è deciso di restaurare il quadro, ridando vita a "Dimostrazione interventista", che si situa tra quelle opere eseguite da Balla tra la fine del 1914 e la primavera del 1915. Le altre due sono "Bandiere in movimento" e il bozzetto "Dimostrazione XX settembre". E così, il Museo della Grande Guerra di Gorizia, ha allestito la "Sala dell'Interventismo Italiano", dal 14 febbraio 2015 al 06 gennaio 2016, con un ospite speciale, il Dipinto inedito di Balla, che verrà esposto sino al 22 marzo 2015.
Il Museo della Grande Guerra di Gorizia, che si è appena rifatto il look, si trova nel complesso di Borgo Castello, tra i cosiddetti "Musei Provinciali di Gorizia". Nel plesso, vi sono: il Museo della Belle Epoque in divisa, il Museo della Moda e delle Arti Applicate, e il rivisto "Museo della Grande Guerra", trasferito da Palazzo Attems, nel 1990. Sono ben lontani i tempi in cui veniva inaugurato il "Museo della Redenzione", di cui rimane ancora qualche traccia espositiva, frutto del lavoro di raccolta di Giovanni Cossar. Quella struttura, voleva testimoniare l'italianità della città, conquistata col sudore di 10 battaglie. Nel 1938, si rinominava "Museo della Guerra e della Redenzione", e conservava, tra l'altro, il carro che ha trasportato il Milite Ignoto da Aquileia a Roma. Ora, rimangono solo gli elementi decorativi di quel carro sacro alla Patria, e sono conservati nella pinacoteca di Palazzo Attems. Il carro, è oggigiorno proprietà delle Ferrovie dello Stato. Purtroppo, in assenza di uno Stato forte e fiero del suo passato, pezzi di una certa importanza come quel Carro che segnava l'ultima grande parata della Terza Italia, risulta non disponibile al grande pubblico.
Valentino Quintana inviato per Agenzia Stampa Italia
Foto concesse dalla direzione del Museo della Grande Guerra di Gorizia