Volontario sedicenne nella Grande Guerra, prigioniero in Germania, squadrista e sindaco fascista di Castiglione del Lago, Nicchiarelli ha vissuto molti eventi che hanno caratterizzato la storia d’Italia nella prima metà del XX secolo. Entrato nella Milizia di cui comandò la legione umbra «Cacciatori del Tevere» e il reparto autonomo nella colonia di confino a Lipari, fu poi alla testa della legione «San Giusto» di Trieste e della 3ª legione libica. Segretario federale a Bengasi e membro del direttorio del PNF, durante la Seconda guerra mondiale partecipò in Africa settentrionale alla conquista di Sidi el Barrani e alla difesa di Bardia, fu comandante della legione Camicie nere «Tagliamento» in Russia, poi del raggruppamento «XXI Aprile» che ricondusse in Italia dalla Jugoslavia dopo l’armistizio. Aderì alla Repubblica Sociale Italiana e fu al vertice della Guardia nazionale repubblicana. Imprigionato e processato nel 1945 fu assolto l’anno successivo…
Attraverso l’attenta analisi di una grande mole di documenti, molti inediti, fra cui la Memoria sulla Guardia, l’autore racconta, insieme alla storia dell’ufficiale, quella, non apologetica né denigratoria, della Milizia fascista (MVSN), dalle origini al 1945.
Il nuovo libro di Fabei, specialistico ma di facile lettura – scorre come un romanzo della nostra storia nazionale – non può mancare agli appassionati di storia contemporanea.
Fabio Polese – Agenzia Stampa Italia