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Antoine Poncet nasce nel 1928 a Parigi. Nipote di Marcel Poncet, pittore e vetraio svizzero, scopre la scultura dall’età di 14 anni, dapprima con Reymond a Losanna, ed in seguito Germaine Richier a Zurigo (1942). Studia all’École des Beaux-Arts di Losanna dal 1942 al 1945. Borsista dello Stato francese, rientra a Parigi dove si stabilisce in modo definitivo dal 1948. Diviene allora allievo di Zadkine e Gimond, incontra Hans Jean Arp (del quale sarà assistente dal 1953 al 1955), Brancusi, Laurens e si lega d’amicizia con Alicia Penalba, Etienne Martin, François Stahly, Walber. Nel 1956, Antoine Poncet partecipa alla Biennale di Venezia e riceve l’anno successive il Prix André Susse (Académie des Beaux-Arts). La sua prima mostra personale ha luogo nel 1956 alla Galerie Iris Clert di Paris. Antoine Poncet partecipa da allora a numerose manifestazioni. Nel 1960, è Membro della Giuria del PrixBourdelle, dal 1961 al 1965, partecipa alle Biennali di Anversa - Middelheim (Belgio), e nel 1963 al Simposio di scultura di Manazvru (Giappone). Nel 1969 è Presidente del Comitato del Salon de Mai. En 1983 riceve il Prix Henry Moore dal Museo di Hakone (Giappone) e nel 1996 il Prix de l'Hermitage (Lausanne). Antoine Poncet è Membro dell’Accademia di Belle Arti. E’ Presidente Emerito dell’Accademia di Belle Arti di Parigi.
Dopo gli studi classici Francesca Alix Nicoli si laurea in Storia della Filosofia e, di seguito, in Storia e Metodologia della Critica d’Arte. Le sue prime pubblicazioni vertono sul pensiero filosofico di David Hume nella produzione storiografica più recente, ed escono su riviste specialistiche universitarie. Nel 2004 dà alle stampe il primo libro di critica d’arte su “Le giuste premonizioni di Fausto Melotti”. Interrompe gli impegni universitari come assistente volontaria alla cattedra di Storia della filosofia all’Università degli Studi di Bologna e fa rientro a Carrara per prendere in mano la direzione dell’azienda di famiglia, i Laboratori Artistici Nicoli che operano dal 1835 in campo internazionale. Da allora opera con i maggiori artisti contemporanei come production manager. Suoi saggi specialistici sono apparsi in cataloghi e volumi collettanei di arte contemporanea ed approfondimento critico, ed è collaboratrice di numerose riviste di settore e magazines, fra le quali Flash Art, Arte e Critica, Artribune, Segno. Presso Mimesis Editore nella collana Eterotopie è uscito nel 2013 il suo secondo libro “Giù le mani dalla modernità”.
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