(ASI) Segnalazioni bibliografiche in Redazione. - Il libro "Obiettivo Siria" , della Arianna Editrice riporta come CIA, bande criminali e ONG armano il terrorismo, commettono crimini di guerra e falsano le informazioni manipolando l’opinione pubblica.
Prefazione di Franco Cardini
Tony Cartalucci e Nile Bowie, due ricercatori indipendenti ed esperti di geopolitica, ci svelano, con una puntuale indagine giornalistica, la Grande Bugia nascosta dietro l’ennesimo conflitto “umanitario” che insanguina il Medio Oriente.
La situazione è drammatica: il Paese si dibatte in un cruento scontro civile, oggetto di spietati attacchi da parte di nemici interni ed esterni. La cosiddetta “rivolta siriana”, in realtà, fa parte di una cinica strategia occidentale, che si serve di provocatori, terroristi, fanatici fondamentalisti e ONG corrotte per mascherare il vero obiettivo: colpire uno Stato arabo indipendente. Stesso scenario in Libia, annientata con la complicità e il coinvolgimento delle Monarchie Petrolifere e dei Paesi vicini.
La strategia messa in atto prevede l’uso del terrorismo – tramite mercenari e criminali che fanno parte della “legione straniera” della CIA – per compiere attentati e stragi e poi addossare la responsabilità di queste violazioni dei diritti umani al governo del Paese preso di mira, giustificando così l’intervento militare degli eserciti della NATO su mandato dell’ONU.
I mezzi di informazione ci impongono questa Grande Bugia e creano quindi una realtà falsata, per cui risulta difficile farsi un’opinione libera e indipendente.
Obiettivo Siria spiega come queste guerre architettate vengano messe in atto usando l’inganno, per strumentalizzare gli istinti più nobili dell’animo umano e manipolare l’opinione pubblica internazionale e tutti coloro che altrimenti tenderebbero a contrastare l’intervento armato, fino a metterli al servizio dell’assassinio di massa e della dittatura globale del potere economico.
Tony Cartalucci, ricercatore e scrittore di geopolitica, è il principale animatore del sito di informazione indipendente Land Destroyer (landdestroyer.blogspot.it).
Nile Bowie, scrittore e fotografo, collabora con il Centro per la Ricerca sulla Globalizzazione di Montreal, in Canada. Le sue ricerche esplorano le questioni relative al terrorismo, alla proliferazione nucleare e alle implicazioni geopolitiche della politica estera statunitense e cinese in Africa, in Medio Oriente e in Asia.
«Un libro per svelare la Grande Bugia in tempo, per fermare la guerra contro la Siria»
Questo libro rappresenta un tentativo di mettere urgentemente in guardia il mondo – in particolare le persone di buoni propositi – dall’imminente orrore che l’“impero dell’onnipotente dollaro” si sta preparando a scagliare contro la Siria e tante altre nazioni che si battono per la propria indipendenza. La Siria è candidata a subire le stesse pene provocate dalla guerra in Libia dello scorso anno, le indescrivibili oscenità della storia e le stesse infinite ipocrisie, che hanno fatto precipitare nel fango, nel sangue e nel caos la maggior parte degli Stati egualitari di questa regione: il tutto, sotto l’insegna dei diritti umani e di un sacco di crudeli menzogne.
L’oscenità di queste guerre risiede in gran parte nella manipolazione degli istinti più nobili dell’animo umano, tramite l’inganno e l’imbavagliamento di coloro che altrimenti tenderebbero a contrastare l’intervento armato, intrappolandoli con l’uso dell’assassinio di massa e della dittatura globale del potere economico. Possiamo solo immaginare il sorriso compiaciuto sulla faccia dei think tankers mentre osservano i loro oppositori formali allinearsi in massa per richiedere che il lavoro sporco venga fatto.
Il modus operandi è quello delle “counter gang”, come un sempre maggior numero di autori distinti ha documentato: terroristi – mercenari e irregolari, la “legione straniera” della CIA – fanno saltare in aria degli edifici e massacrano degli innocenti, per poi addossare le responsabilità della carneficina al governo preso di mira. ONG come il NED (National Endowment for Democracy) incoraggiano gli “attivisti”, i cui leader sono ambiziosi sociopatici intenti ad aggiudicarsi avidamente una parte della carcassa, in vista del momento in cui lo Stato sarà abbattuto. I mezzi d’informazione credono alla Grande Bugia e la celebrano, creando una realtà fittizia attraverso la quale il cittadino medio ha ben poche possibilità di vedere la verità.
È un messaggio difficile da trasmettere in tempo, mentre il rullo compressore del genocidio avanza inesorabilmente contro la coraggiosa e sfortunata Siria. Ma dobbiamo comunque provarci.
Il presidente siriano Assad ha accettato il più delicato degli incarichi: cercare di smantellare la dittatura, introdurre delle riforme e allentare i controlli, senza perdere l’autorità e senza mettere la sovranità nazionale nelle mani del neocolonialismo globale. È un compito, che sarebbe decisamente arduo da portare a termine anche senza la pressione della crescente eversione proveniente dall’estero; in effetti, le presunte onnipotenti nazioni occidentali, Stati Uniti inclusi, non hanno compreso a fondo questa strategia. Nonostante la facciata di libertà e democrazia, di cui godiamo in Occidente – o forse proprio a causa di essa – siamo tutti “in debito” nei confronti della stessa cricca di potenti brokers e finanzieri globali, che ci ha prestato a forti interessi il denaro di cui disponiamo e che tira i fili per scatenare le nostre armi di distruzione di massa contro qualunque Paese si rifiuti di ballare alla loro musica.
Il ragionamento che sta alla base di questa deplorevole situazione è abbastanza semplice e potremmo definirlo “la prima e ultima legge della scienza politica di Leonardo”; c’è un solo modo, grazie al quale una minoranza dell’1% può sconfiggere la maggioranza del 99% nel gioco della vita: imbrogliare. È chiaro infatti che, seguendo qualsiasi schema fondato su un gioco corretto, noi, il 99%, saremmo sicuramente in grado di imporre la nostra volontà e i nostri interessi; possiamo essere sconfitti solamente usando inganni, manipolazioni, tranelli e condizionamenti, tirando fuori il lato peggiore delle persone e facendo ricorso a ogni sotterfugio.
Tutti questi trucchi, sommati, danno luogo a un’equazione: il mondo che ci viene presentato – attraverso i mezzi controllati da quell’1% – è una distorsione, spesso addirittura un’invenzione.
Quando la questione viene posta, ogni volta la risposta sarcastica è che si tratta solo di una teoria cospirazionista. Certo, una cospirazione: in quale altro modo potrebbero replicare?
Tutto il mondo, quindi, non è altro che un grande palcoscenico, oltre il quale noi dobbiamo essere capaci di vedere per trovare la verità. All’interno del circuito mediatico convenzionale nulla è come sembra. Questo libro dimostrerà tale assioma affrontando un singolo, ma tragicamente significativo, aspetto: la Grande Bugia sulla Siria.
INDICE
Nota sull’opera
Prefazione
· Il puzzle siriano
· Giochi di potere
· “Primavera” o disgregazione del mondo arabo?
Introduzione
Le premesse
· La cosiddetta “Primavera Araba”
· La cronologia: 2008-2010, preparazione del campo di battaglia
· 2011: l’anno dell’inganno
· Rivolta e insurrezione in Siria
L’architettura dell’insorgenza
Gestione della percezione nella guerra psicologica attraverso bugie, disinformazione, montature e travisamenti
La prospettiva di una guerra regionale
· Fasi della guerra non convenzionale
· Struttura di un movimento di insorgenza o di resistenza
· Giustizia poetica nel Golfo Persico
· La Turchia e la questione curda
· Israele e la strada verso la Persia
· Invasione
· Un fronte unito contro l’Iran
· La costruzione delle provocazioni
· Rivoluzione colorata finanziata dall’estero
· Assistere le rivoluzioni popolari con le forze armate
· Terrorismo sponsorizzato dagli Stati Uniti
· Mujahedin-e Khalq e l’insorgenza armata
· Fomentare un colpo di stato militare
· La posizione cino-russa
Conclusioni
Appendice 1 - Siria: la testimonianza di un sacerdote
Appendice 2 - Cos’è Amnesty International?
· Il finanziamento di Amnesty International
· La leadership di Amnesty International
· Amnesty International tradisce la reale promozione dei diritti umani
Appendice 3 – La cronaca occidentale sulla Siria sta andando in pezzi
Appendice 4 – La Turchia tenta di provocare la guerra alla Siria
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