(ASI) Roma. Lettere in Redazione – Il sexting, neologismo utilizzato per indicare l'invio di immagini sessualmente esplicite o di testi inerenti al sesso attraverso cellulari e mezzi informatici, “può far parte di una costellazione di difficoltà collegate all’isolamento sociale e relazionale vissuto da molti adolescenti, nei quali la parte più emotiva e affettiva passa troppo spesso in secondo piano, venendo così sottovalutata e non compresa”.
È l’allarme lanciato dall’équipe di psicoterapeuti e medici dell’Istituto di Ortofonologia (IdO) che, in collaborazione con la Società italiana di medicina dell’adolescenza (Sima), presenterà oggi il primo di 10 video di approfondimento sulla sessualità e non solo, dedicato al tema della ‘Prima Volta’, all’interno della nuova rubrica informativa ‘Se sso è meglio Live!’ sul portale Diregiovani.it. Sono tante le domande sul sexting che i giovani hanno rivolto allo sportello on line ‘Chiedilo agli Esperti’ su Diregiovani.it. Ad esempio, la richiesta di aiuto di una ragazzina di 13 anni: “Cari esperti, da un mese sto col mio ragazzo, è più grande, bello e sono tanto felice. Possiamo vederci poco, i miei non mi fanno tanto uscire, allora stiamo sempre al telefono e ci scriviamo una marea di messaggi. Lui mi ha chiesto di farmi delle foto... diciamo...provocanti e io poi le invio. Adesso però ho paura che mia madre abbia visto una di queste foto! Aiuto! Che devo fare?”. Finché gli adolescenti “vedono il sesso come qualcosa di virtuale - hanno spiegato gli esperti dell’IdO - attraverso la tv o altro, esso appare ai loro occhi in modo riduttivo e semplificato. Quando invece lo vivono realmente e il loro corpo entra in gioco nella relazione, allora scoppiano tutte le loro ansie e paure. Il confronto reale non può prescindere da ciò che accade nel corpo”. Nel caso di questa tredicenne “è chiaro che si trova in una situazione che non riesce a gestire, non essendo ancora matura per riflettere fino in fondo su quello che le viene richiesto. Purtroppo - ha sottolineato l’équipe di psicoterapeuti - i giovani si confrontano poco con gli adulti, per lo più temono il loro giudizio ed è per questo che diventa indispensabile trovare un canale attraverso il quale fornire agli adolescenti le conoscenze e gli strumenti necessari per aiutarli a vivere con maggiore consapevolezza i vissuti emotivi che caratterizzano la loro crescita”. Ecco perché ‘Se sso è meglio!’ “non è solo una rubrica sulla sessualità ma uno strumento di informazione. I giovani sono soggetti dotati di pensiero critico e grazie a un'adeguata informazione - hanno concluso gli esperti – potranno effettuare scelte più consapevoli e autonome, assumendo comportamenti responsabili”. Per chi, oggi, volesse parlare direttamente con un esperto, ‘Se sso è meglio!’ proporrà la possibilità di interagire in tempo reale con un servizio di chat live di un’ora e fruibile dalle 15 alle 16 di ogni giovedì. Ufficio Stampa IdO - Istituto di Ortofonologia
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