(ASI) La magia della chitarra battente di Francesco Loccisano continua a riscuotere ampi consensi e significativi riconoscimenti. Il noto artista calabrese, che si è esibito per tanti anni con Eugenio Bennato e da qualche tempo anche con Vinicio Capossela, è tra i musicisti protagonisti dell’ultimo film del grande regista spagnolo Carlos Saura. Ora la sua chitarra è anche al centro dell’attenzione di uno dei Conservatori di musica più autorevoli d’Italia, il “Francesco Cilea” di Reggio Calabria.
Il 6 aprile ci sarà il SEMINARIO CHITARRA BATTENTE a partire dalle ore 16:30, nel “Salone Mons. Ferro” del Palazzo della Provincia di Reggio Calabria. Con il Conservatorio “Francesco Cilea” anche le associazioni culturali INCONTRIAMOCI SEMPRE di Reggio Calabria e BATTENTE ITALIANA e la Provincia di Reggio Calabria. Con l’affermato chitarrista Francesco Loccisano ci saranno anche Mimmo Cavallaro, notissimo interprete della canzone popolare calabrese e Sergio Pugliesi, liutaio dell'OLIVER GUITAR LAB di Scilla.
Loccisano ci ha parlato con grande entusiasmo del seminario una mattina dello scorso mese di febbraio, passeggiando sulla magnifica spiaggia della sua Marina di Gioiosa Jonica. Un sognatore, che sa sognare e sa far sognare chi ascolta le sue meravigliose composizioni e magiche esecuzioni. “Cosa mi passa per la testa quando compongo? Il sentimento è il motore della creatività”. E guarda l’azzurro mar Jonio, il suo mare, un mare di sentimenti. Su questa riva quante riflessioni e quante ispirazioni e quanta forza per far viaggiare le idee.
Tanti buoni progetti. E sempre nuovi stimoli per azioni positive. Per la crescita della cultura musicale e per la valorizzazione di alcuni settori poco conosciuti. “L'intento principale del seminario - ci spiega infatti Loccisano - è far conoscere agli studenti del Conservatorio uno strumento importante della nostra tradizione, le aree di costruzione, il passato, il presente ed il futuro”. E’ certamente un patrimonio da non sottovalutare. Passione, ricerca, studio, fantasia. Mirabilmente la chitarra battente mette insieme tutte queste cose. E stupisce.
“E’ magica, suona a colori”, dice Loccisano, che da anni gira il mondo con la sua chitarra battente e riceve tanti applausi. Meritatissimi. Grande impegno, moltissimi sacrifici ripagati da esaltanti successi in Italia e all’estero. Ha partecipato anche al film musicale “La Jota” del grande regista spagnolo Carlos Saura. “Il titolo prende il nome della danza folcloristica spagnola. E’ un musical che riunisce il meglio che c'è in questo settore. Documento di eccezionale valore. La chitarra battente scelta come stile di vita”.
Un bel riconoscimento dall’ottantaquattrenne regista spagnolo. Ha molto apprezzato il contributo di Loccisano. Che ricorda: “Abbiamo registrato la mia composizione con Saura, il figlio, la coreografa e ballerina Manuela Adamo e il resto della troupe per 12 ore quasi consecutive. Il Maestro è stato subito catturato dal suono della chitarra battente, lui ama la musica ed è profondamente innamorato dell’Italia”.
L’appartenenza, il senso delle tradizioni, le innovazioni. Per il compositore e chitarrista calabrese “è necessario far conoscere la chitarra battente oltre i confini nazionali. Noi musicisti dobbiamo dare maggiore importanza alle radici ed immergere il pennello della creatività in tutto ciò che di bello abbiamo avuto in eredità dal passato”. E mentre ci dice questo il suo sguardo ritorna verso il mar Jonio, illuminato dal sole. “La cultura musicale aiuta a vivere meglio”. E il pensiero va alla grande cultura della Magna Grecia che tanto lustro ha dato a questa area della provincia di Reggio Calabria oggi tanto bistrattata, umiliata e dimenticata.
Loccisano parla ancora del seminario del 6 aprile a Reggio Calabria. “Racconterò la mia storia di artista e quanto sono stati importanti i 5 anni di tournée con Eugenio Bennato. Illustrerò il “Metodo Loccisano”, che debbo dire è assai apprezzato dai giovani. Tanti si stanno avvicinando al mio stile studiando sul mio metodo per chitarra battente edito da fingerpicking.net”. E aggiunge che “agli studenti spiegheremo come è nata la chitarra battente Mod. Loccisano. Di questo ne parlerà il liutaio di Scilla Sergio Pugliesi, che ha dato concretezza al progetto. Si soffermerà sull'importanza della tradizione, soprattutto quella contadina, che ha “salvato“ lo strumento dall’oblio e ne ha pure favorito la diffusione”.
Un pomeriggio davvero interessante. “Sarà messo a confronto il ruolo della chitarra battente nella canzone popolare in relazione a due stili differenti. Quello di Mimmo Cavallaro, interprete contemporaneo della tradizione popolare e quello di Marco Bruno, grande suonatore e perfetto esecutore della tradizione orale reggina e non solo. La chitarra battente può avere più strade, differenti e valide, quindi ha senso parlare di convivenza”. Loccisano precisa che non vuole sostituire, né confondere il proprio mondo con quello dei tradizionalisti. Parla di “coesistenza possibile e per questo sarà con noi il suonatore Marco Bruno”.
Francesco Loccisano, che è autore degli album “Battente Italiana ed. RaRa 2010” e Mastrìa ed CNI 2013, interpreterà alcuni brani con Silvio Ariotta al basso e Tonino Palamara alle percussioni, che formano il TRIO LOCCISANO. In programma anche un “duetto battente” con il suo allievo Marcello De Carolis. Loccisano crede sempre di più al progetto che sta portando avanti e trova buoni appoggi. “Voglio per questo ringraziare Francesco Barillà, direttore, e Daniela De Blasio, presidente del Conservatorio, per la sensibilità dimostrata e la Provincia di Reggio Calabria per la concessione della sede. Ringrazio anche il presidente dell'associazione Incontriamoci sempre, Pino Strati, il collaboratore Marco Mauro e la squadra tecnica per il supporto audio a Giuseppe Di Chiera”. Attenzione e partecipazione per far crescere le buone proposte della Calabria che sogna e fa sognare, con le “note a colori” della chitarra battente!
Domenico Logozzo **già Caporedattore TGR Rai