I risultati più recenti del Progetto – Roma città aperta e l'episodio Il miracolo de L'amore, del 1948 – sono in programma, in prima mondiale, alla 27° edizione del Festival Il Cinema Ritrovato di Bologna (29 giugno - 6 luglio 2013). Sempre a Bologna è in programma Stromboli terra di Dio, già presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2012.
Il nuovo restauro digitale in 4k di Roma città aperta, realizzato presso il laboratorio L’Immagine ritrovata di Bologna, parte da materiali originali ritrovati e conservati in Cineteca Nazionale e segue il primo restauro digitale, in 2K, realizzato dalla Cineteca Nazionale nel 2006.
Il pubblico bolognese potrà assistere alla prima assoluta della nuova versione restaurata il 3 luglio alle 22 in Piazza Maggiore. Il film verrà presentato da Emiliano Morreale e da Gianluca Farinelli.
La leggendaria storia produttiva del film, le ricerche effettuate nel corso degli anni e quelle che hanno portato ai restauri del 2006 e del 2013, saranno l’oggetto dell’incontro che si terrà il 4 luglio (Cinema Lumière, sala Cervi, ore 18.00), e che vedrà la partecipazione di Emiliano Morreale (Conservatore della Cineteca Nazionale), Franca Farina (Cineteca Nazionale), Gian Luca Farinelli (Conservatore Cineteca di Bologna), Davide Pozzi (L'Immagine Ritrovata), Sergio Toffetti (Archivio Nazionale Cinema d'impresa).
Lo stesso giorno ma alle 14.45 sempre al Cinema Lumière, Jean Douchet ed Emiliano Morreale terranno una lezione dal titolo: Roma città aperta oggi.
Di particolare interesse poi – nel ventennale della morte di Federico Fellini e a quaranta anni dalla scomparsa di Anna Magnani –, la presentazione del restauro digitale a 2K dell’episodio Il miracolo (L’amore). Il restauro digitale è stato realizzato a partire dai migliori elementi disponibili: un controtipo positivo combinato, conservato presso Cinecittà Luce.
Il film – girato prevalentemente all'aperto, tra le asperità della Costiera Amalfitana – è parte, con La voce umana, tratto da Cocteau, del dittico L’amore (1948), per il quale Anna Magnani ricevette il Nastro d’Argento come miglior attrice protagonista. L’attuale restauro de Il miracolo segue quello de La voce umana, realizzato l’anno scorso e presentato al Festival del Cinema di Torino nel 2012.
Il miracolo, che di Fellini ha anche il soggetto, ci mostra un Federico ventottenne in veste di attore, nei panni del personaggio del vagabondo che Nannina scambia per San Giuseppe. L’episodio è dedicato espressamente, nel cartello iniziale, “all’arte drammatica di Anna Magnani”, un omaggio, quindi, che si rivelò essere anche un addio, visto che il 1948 è anche l’anno dell’incontro di Rossellini con Ingrid Bergman.
L’amore verrà presentato mercoledì 3 luglio presso il Cinema Arlecchino alle ore 18.45, mentre giovedì 4 luglio al Cinema Arlecchino alle ore 16.30 sarà la volta di Stromboli terra di Dio, restaurato nel 2012.
Il miracolo
Regia: Roberto Rossellini; soggetto: Federico Fellini, ispirato a Flor de santidad di Ramón María del Valle Inclán; sceneggiatura: Tullio Pinelli, Roberto Rossellini; fotografia: Aldo Tonti ; montaggio: Eraldo Da Roma; musiche: Renzo Rossellini; scenografia:Christian Berard; interpreti e personaggi: Anna Magnani (Nannina), Federico Fellini (il vagabondo), Lia Corelli (non accreditata); produzione: Italia (1948); durata: 75’; premi: Nastro d’Argento come miglior attrice protagonista ad Anna Magnani.
Trama
Rossellini racconta la storia di una donna che gli abitanti di un villaggio ritengono debole di mente e che, per questa ragione, conduce un’esistenza solitaria. Sorveglia le capre e talvolta anche i bambini degli altri contadini. Un bel giorno di sole, la guardiana di capre incontra un magnifico uomo barbuto (Federico Fellini). Si convince che sia San Giuseppe. Da questo incontro la donna rimarrà incinta e, derisa per la sua convinzione di portare in grembo un bambino santo, si ritira nelle grotte circostanti il borgo. Giunto il momento del parto torna in paese in cerca d’aiuto ed entra in chiesa per dare alla luce lì la sua creatura.
La critica
Il miracolo è stato accusato di essere una parodia dell’Immacolata Concezione. È impensabile per quanto riguarda Rossellini. La serietà con cui il regista racconta la storia è la stessa di Francesco giullare di Dio. Si potrebbe dire piuttosto che Rossellini prenda la sua storia più sul serio di quanto la Chiesa non abbia fatto con il proprio dogma. Ed è vero che in questo c’è una forma di provocazione.
Rudolf Thome, L’amore, in Roberto Rossellini. Reihe Film 36, Carl Hanser Verlag, Berlin 1987
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