Il giornalista individua precisamente quale dinamica ha generato la disaffezione della politica da parte della gente, ovvero nella "perdita di specificità dei partiti per quanto riguarda idee e interessi". E' così che l'opinione pubblica ha finito per "giudicarli per i comportamenti, la cosiddetta questione morale diventa prevalente". Sansonetti vede così assurgere magistratura e stampa a supremi giudici dei politici. "I giudici e la stampa si sono presi volentieri questo enorme potere. La delegittimazione della politica e la crisi dei partiti vengono, da una parte, da un errore dei partiti stessi e dall'altra dal potere mostruoso detenuto dall'alleanza, e sottolineo alleanza, tra magistratura e stampa".
Ma a quali poteri giova la situazione inquadrata da Sansonetti? "Quando non c'è la politica trionfano i potentati economici - sostiene il direttore de Gli Altri -, basta vedere chi c'è al governo. Dei tecnici. Poi è vero che in generale tutto il mondo sta soffrendo di un primato dell'economia sulla politica, ma noi abbiamo anche l'anomalia del governo tecnico, situazione che non ha eguali nel mondo".