(ASI) A livello mondiale il 40% dei professionisti della sanità ha subito, nella sua carriera, almeno una violenza fisica, mentre il 60% è stato vittima, almeno una volta, di una violenza verbale e psicologica. Percentuali che ovviamente aumentano notevolmente nei presidi sanitari di guerra, attestandosi al 55% per chi ha subito violenze fisiche e al 70% per quelle verbali.
Lo Stivale è ai primissimi posti in Europa per numero di aggressioni subite da medici e infermieri.
L'indagine evidenzia chiaramente come, all'interno dei nostri ospedali, per i professionisti sanitari la situazione sia diventata insostenibile.
Gli operatori della salute sono soggetti a rischio 4 volte in più rispetto a tutte le altre professioni, in particolare nei luoghi del mondo disagiati e poveri. A livello internazionale i reparti dove si registra il maggior numero di aggressioni sono emergenza e pronto soccorso, medicina interna e geriatria; psichiatria e salute mentale; oncologia; ginecologia e ostetricia; ortopedia e traumatologia; pediatria e neonatologia; cardiologia".
Foad Aodi - Agenzia Stampa Italia