(ASI)Vicenza - Se n’è andata in silenzio, poiché nessuno lo sapeva. Il Giornale di Vicenza, in data 18 novembre, ha pubblicato una lettera anonima la notizia della sua scomparsa, a novantanove anni, avvenuta il 12 ottobre 2022. Antonia Tiozzo era l’ultima superstite dei “Piccoli Maestri”, il capolavoro dello scrittore di Malo di Vicenza Luigi Meneghello, nel romanzo chiamata “Simonetta”.
Nessuno, stando a quello che riporta il giornale di Vicenza, nel giro degli amici ancora in vita di Meneghello, e nemmeno negli ambienti economici vicentini, sapeva della sua morte.
Ma chi era in verità la leggendaria Simonetta? Era il personaggio di cui l’autore si innamorò nel romanzo, quella partigiana bella, elegante, scaltra, sportiva e romantica apparsa nelle pagine passate alla storia come un capolavoro letterario del novecento? In realtà, le cose andarono in questo modo solamente nella fantasia dell’autore. Antonia non andò mai nell’Altopiano (quello del rastrellamento) con Meneghello, né incontrò gli americani negli ultimi giorni dell’aprile del ’45 a Padova. Non ebbe con Meneghello implicazioni sentimentali, e soprattutto le loro strade si separarono al termine della guerra. Ella fondò infatti, assieme al futuro marito un’azienda meccanica, per poi darsi alla finanza, entrando nella Palladio Leasing. Abbandonò la bicicletta con cui svolse missioni da staffetta partigiana per macchine di lusso e potenti, come Porsche, Jaguar e Ferrari, senza dimenticare la lettura, e la passione per i bonsai.
Ora Antonia – Simonetta appartiene alla storia, immortale nelle pagine di Luigi Meneghello, ma con una vita post – bellica ben diversa, da imprenditrice e amante del proprio territorio.
Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia