(ASI) Roma – Primo sì dell’organo tecnico di valutazione del programma Mab Unesco all’iscrizione del Monte Grappa nella lista delle riserve Unesco. Il dossier di candidatura – di un territorio composto da venticinque Comuni in tre province che coinvolge direttamente 180 mila abitanti - era stato trasmesso nel dicembre scorso dal presidente del Comitato nazionale italiano Mab Unesco, prof. Pier Luigi Petrillo.
La decisione finale spetterà a metà settembre al Consiglio internazionale di coordinamento.
“Le nostre bellezze ed eccellenze sono ancora una volta in prima fila, e questa volta vicinissimi ad un altro importante riconoscimento da parte dell’Unesco - afferma la sottosegretaria al ministero della Transizione ecologica Ilaria Fontana. Stiamo parlando di un territorio molto particolare, Cima Grappa è un simbolo di unicità, bellezza, cultura. Un luogo dove si possono mescolare conservazione della biodiversità, promozione di uno sviluppo sostenibile e salvaguardia dei valori culturali connessi. Una combinazione perfetta che rappresenterà nel mondo, ancora una volta, le meraviglie del nostro patrimonio"
“Come istituzioni del territorio siamo tenacemente impegnati nell’evoluzione del nostro tessuto socioeconomico in chiave di sostenibilità, trasformando il Monte Grappa in un laboratorio a cielo aperto sui temi dell’armonia dell’uomo con l’ambiente -dichiara la presidente dell’IPA (Intese Programmatiche d’Area) Terre di Asolo e Monte Grappa, Annalisa Rampin. Cima Grappa è riconosciuto nel mondo come metafora di pace tra gli uomini: ancora una volta rappresenterà un avamposto e una linea di confine nella guerra di trincea contro il depauperamento del nostro patrimonio ambientale”.