(ASI) Dopo gli scontri - avvenuti nel buio della notte presso il cantiere della Maddalena di Chiomonte, dove verra' realizzato il tunnel propedeutico alla Torino-Lione - si contano danni e feriti e segue l'ennesimo capitolo del dibattito sulla Tav. Il tutto, in attesa di una nuova manifestazione che avverrà nella giornata di domenica.
Dalle quattro ore di tafferugli della scorsa notte, questa volta, non è uscito un bollettino di guerra: viene segnalato un carabiniere contuso a una mano e, dalla parte dei No Tav, un centinaio di persone intossicate dai lacrimogeni. Sono proprio i lacrimogeni al centro della discussione. I dimostranti affermano di aver dovuto rinunciare al proposito di circondare simbolicamente il cantiere perchè costretti a spegnere, i numerosi focolai innescati dalle scintille.
Intorno alle recinzioni del cantiere vi sarà alle 17.00 un raduno spontaneo di ex alpini, anche loro contrari ad un'opera che andrebbe a infierire sulla natura incontaminata delle montagne della Val di Susa. Spiegano infatti in un comunicato che si mobiliteranno "per dimostrare ai professionisti della guerra che lo spirito alpino significa difendere le montagne e i propri abitanti, non occuparle e vessarli". E alle 18.00 a Chiomonte e' attesa Heidi Giuliani, la mamma del manifestante che perse la vita a Genova, il 20 luglio di dieci anni fa. "La valle di Susa è come la Genova di dieci anni fa. Anche lassù si stanno violando dei diritti costituzionali", le parole di Heidi Giuliani.