(ASI) Blue whale negli ultimi mesi è diventato un termine dall'uso sempre più frequente al centro di attenzioni da parte di giovani, psicologi e sociologi, ma di cosa si tratta? Grazie soprattutto alla trasmissione “Le Iene” si è venuti a conoscenza di questo termine dai risvolti terribili.
La trasmissione di Italia Uno ha approfondito il tema e ha scoperto che dietro a questo "gioco" di origine Russa, ci sono persone che manipolano la mente degli adolescenti. Queste persone si fanno chiamare curatori o tutor. E sono loro a dettare le regole del gioco. Per 50 giorni i ragazzi che decidono di prendere parte al Blue whale, che letteralmente significa balena blu, devono seguire alcune regole come per esempio di tagliarsi la mano e inviare la foto al curatore, alzarsi alle 4.20 del mattino e guardare video psichedelici, tagliarsi il braccio lungo la vena, non troppo in fondo. Fare tre tagli e inviare una foto al cura disegnarsi sul braccio una balena e inviare la foto al cura, incidersi "yes" sulla gamba se si è pronti a essere una balena.
Più si va avanti con i giorni più le regole della Blue whale sono assurde. La decima, per esempio, dice di alzarsi alle 4.20 di notte e andare sul tetto di un palazzo molto alto, la quattordicesima di tagliarsi il labbro, la sedicesima, invece, di stare tanto male: bisogna procurarsi un forte dolore, e non finisce qui; dal 30esimo giorno al 49esimo, ogni adolescente dovrà alzarsi alle 4.20 per guardare film horror e farsi un taglio al giorno. Il tutto sempre documentato da foto spedite al curatore.
L'ultimo giorno, il 50esimo, prevede la morte. I ragazzi che hanno seguito la Blue whale si buttano giù da un palazzo molto alto. Con loro al momento della morte ci sono altri minorenni per documentare il tutto. In questo "gioco" malato, i tutor hanno pensato a ogni minimo dettaglio per renderlo ancora più spaventoso. I curatori, infatti, sincronizzano le morti in modo da rendere questo gioco devastante per la mente delle persone.
Paradossalmente l’ultimo giorno viene celebrato dagli altri membri della comunità come un eroe e chi partecipa al "gioco" non deve dire nulla ai genitori né lasciare tracce in giro. I curatori hanno studiato il modo per condizionare le loro menti e la morte è l'unica soluzione per porre fine al Blue whale. I tutor per portare al suicidio inviano video satanici, suicidi, morti violente ai partecipanti in modo da condizionare le loro menti. I ragazzi che entrano a far parte di questa comunità perversa hanno tra i 9 e i 17 anni.
Un gioco che oltre in Russia si è sviluppato in Europa tra Francia, Inghilterra e Italia. Ad oggi la Blue whale ha ucciso 157 adolescenti in Russia e solo uno dei tutor è stato arrestato. Il suo nome è Philipp Budeikin, giovane di 22 anni che al momento dell'arresto ha detto di non essere assolutamente pentito: "I ragazzi sono felici di morire. Il mio obiettivo è quello di pulire la società. Ci sono tanti scarti biologici”.
Carlo Sampogna - Agenzia Stampa Italia