(ASI) Foligno - Dopo anni di attesa e di infiniti lavori, ha aperto al traffico il Quadrilatero Marche-Umbria.
La direttrice Foligno-Civitanova Marche e il tratto umbro della direttrice Perugia-Ancona sono stati inaugurati con la presenza del Presidente del Consiglio Renzi.
Complessivamente sono stati inaugurati 50 chilometri di nuove infrastrutture che, con 18 gallerie e 30 viadotti, superano i dislivelli appenninici e collegano in modo diretto e veloce le due regioni, sostituendo i tracciati esistenti delle strade statali 77 “della Val di Chienti” e 318 “di Valfabbrica”, caratterizzati da percorsi tortuosi, con forti pendenze e in parte interni a centri abitati.
L’investimento complessivo per la realizzazione delle opere ammonta a circa 1,3 miliardi di euro.
La superstrada è caratterizzata da due carreggiate separate, con due corsie per ogni senso di marcia. Le connessioni con la viabilità secondaria sono garantite da 5 svincoli: Foligno, Colfiorito, Serravalle e Muccia
Il tratto aperto lungo la direttrice Perugia-Ancona è lungo complessivamente 15 km e si estende in provincia di Perugia dalla località Pianello alla località Sospertole, connettendo i tratti già esistenti e completando la realizzazione del tracciato in variante alla strada statale 318 “di Valfabbrica” nonché il tratto umbro della direttrice.
«Oggi - ha affermato il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani - consegniamo al territorio umbro-marchigiano due nuove infrastrutture moderne e funzionali, dotate dei più avanzati sistemi tecnologici, per assicurare i massimi standard di sicurezza per la circolazione e un migliore comfort di guida, a servizio delle persone e delle imprese. Come spesso accade quando si realizzano grandi opere - ha aggiunto - l’iter è stato segnato anche da varie difficoltà di carattere sia tecnico che amministrativo, comunque superate in modo rapido e trasparente. Sono state realizzate opere tecnicamente molto complesse, con accorgimenti che hanno garantito il minimo impatto ambientale nel rispetto di un territorio di gran pregio. Le nuove arterie - ha concluso Armani - abbattono in modo significativo i tempi di percorrenza, aprendo scenari di sviluppo completamente nuovi per il Centro Italia, in quanto riducono il gap infrastrutturale consentendo collegamenti rapidi e diretti tra la costa e i centri urbani delle zone interne ma anche tra le infrastrutture della dorsale adriatica e la E45 verso Roma, migliorando anche gli spostamenti tra la due coste e i rispettivi porti».
Nuova vita per l’Appennino Umbro-Marchigiano, che vede(quasi) così alla conclusione di cantieri e continue deviazioni. Aspettando che si completi il tratto che da Fossato di Vico-Fabriano si riallaccia a Serra San Quirico, per gli umbri e marchigiani finisce un disagio, agevolando soprattutto per chi d’abitudine frequenta il maceratese o per chi ha prenotato le vacanze nel litorale marchigiano/abruzzese.
Carlo Sampogna - Agenzia Stampa Italia