(ASI) – Intervista esclusiva a Cristina Calcagni, rappresentante del “Tavolo dell’Ambiente di Orvieto Osservatorio Le Crete” a margine dell’incontro organizzato dall’On. Adriana Galgano presso l’Hotel Giò a Perugia per discutere e far conoscere la proposta di legge popolare della stessa organizzazione volta ad un più attivo coinvolgimento della cittadinanza in materia di salute, tutela dell’ambiente e ricadute fiscali.
-Ci può spiegare questa iniziativa di legge popolare che parte da Orvieto per poi arrivare nell’ambito regionale?
Parte da Orvieto semplicemente perché i cinque promotori sono 4 orvietani, li cito per ricordarli, Ciro Zeno, Andrea Sacripanti, Roberta Tardani, Stefano Olimpieri e l’Avv. Valeria Passeri di Assisi, e ovviamente la sottoscritta. L’anno scorso abbiamo sentito la necessità di supportare quanto già esiste su un tema caldo, un tema molto interessante che è quello dell’ambiente che è quello della gestione dei rifiuti. Quindi questa prima iniziativa è un punto di partenza del Tavolo. Ci sono vari obbiettivi che abbiamo messo a fattor comune e l’iniziativa è stata presentata lo scorso novembre in regione secondo quanto stabilisce l’articolo 14 dello statuto della regione Umbria. Si tratta di un iniziativa di legge popolare proprio perché va accompagnata dalla raccolta di 3.000 firme come minimo per poterla presentare. Il titolo del’iniziativa è”principali misure attuative e coordinate delle politiche regionali e ambientali”. Il punto principale è quello di coinvolgere i cittadini su quelli che sono i processi decisionali in materia di ambiente e gestione dei rifiuti. Cosa significa coinvolgere? Creare una cittadinanza responsabile. Quindi creare cittadini che siano consapevoli, quindi formati ed informati su quanto accade sul territorio umbro. Parte da Orvieto ma Orvieto è l’Umbria. Avrebbe potuto partire da Spoleto, piuttosto che da qualsiasi altra città dell’Umbria. Abbraccia tutto il territorio. Le firme le stiamo raccogliendo in tutte le città. Terni ci sta dando una mano. C’è oggi Perugia con un iniziativa pregevole dell’on. Galgano a supporto della nostra proposta. Noi stessi abbiamo presentato l’iniziativa. Oltre che girare con i banchetti, l’abbiamo presentata al consiglio comunale di Orvieto. Abbiamo chiesto al sindaco di Orvieto di farsi promotore dell’iniziativa dopo la delibera del consiglio comunale sugli altri comuni dell’ambito orvietano. Cittadini consapevoli sono cittadini informati che potranno sicuramente, tramite assemblee pubbliche e consigli comunali aperto, decidere a priori su quelle che sono e disposizioni del piano regionale della gestione dei rifiuti solidi urbani. Perché è di competenza regionale. Quindi anziché trovarsi la proposta, e quindi quanto accade sul territorio regionale già bello e pronto, si potrà invece intervenire preventivamente con delle correzioni perché è giusto che sia così. Oltre a questo tipo di iniziativa che coinvolge in primo piano i cittadini nella partecipazione ai processi decisionali, ci sono alcune misure che noi abbiamo previsto all’interno dei 14 articoli di cui si compone la legge a favore dei giovani che andranno a presentare tessi di laurea sul nostro territorio dove l’oggetto è appunto l’ambiente e la gestione dei rifiuti a tutto tondo a partire dal riciclo di tutti i materiali; plastica, vetro, carta, alluminio. Poi anche misure, e quindi contributi che la regione dovrebbe stanziare se la legge va in porto, contributi per le scuole di ogni ordine e grado del territorio umbro, proprio per portare all’attenzione dei più piccoli come si sta in un ambiente come quello umbro. Siamo il cuore verde d’Italia, perciò va incentivato tutto ciò che può essere portato a favore di questa dicitura e affinché possa anche continuare nel tempo. E poi anche ad inculcare nei giovani la cultura dell’ambiente inteso come, no discariche, no termovalorizzatori, no impianti che possano incidere su quella che è la salute anche dei cittadini, tant’è vero che uno dei punti della nostra proposta è quello di verificare, anche attraverso appunto un controllo regionale e degli altri organi a ciò preposti, qual’ è l’incidenza epidemiologica nei comuni esistono impianti di questo tipo e comunicarli ai cittadini perché oggi noi non abbiamo cognizione di quelle che possono essere le eventuali malattie o delle sintomatologie che possono insorgere ove esistono simili impianti. E per finire abbiamo anche chiesto di dedicare una giornata all’anno su tutto il territorio dove tutti partecipano a rendere più pulito il nostro territorio.
-Bellissima iniziativa. Dove si può firmare per raggiungere quelle 3.000 firma affinché possa essere presentata come iniziativa popolare ?
Ora i social network sono un ottimo aiuto in questo senso perché si possono raccogliere le firme in tutta l’Umbria. Noi abbiamo dei punti che sono rappresentati. Per esempio a Terni c’è Giovanni Ceccotti che ha sposato la nostra iniziativa che più volte ha fatto dei banchetti presso la sede del progetto Terni si possono trovare dei fogli per la firma. Oggi abbiamo avuto l’iniziativa dell’On. Galgano. Ad Orvieto ci siamo sempre. Siamo raggiungibili su Facebook su Tavolo dell’Ambiente Osservatorio Le Crete. C’è la proposta che abbiamo presentato al consiglio comunale di Orvieto che spero anche altri comuni la facciano propria e quindi la possano accettare e far propria e quindi la accolgano in termini di deliberazione e quindi li si ha la condivisione appieno perché le forze politiche che siedono in consiglio comunale rappresentano tutta la città dove il consiglio comunale esiste.
-Importante salvaguardare l ‘ambiente e la tutela della salute, sancita peraltro dalla Costituzione, ma lo ricordiamo anche misure per incentivare le aziende a consumare meno risorse e ad incentivare lo sviluppo per ridurre l’impatto ambientale e ricevere incentivi fiscali.
Sono infatti previsti degli sgravi fiscali perché adottando tecnologie innovative volte a ridurre l’impatto ambientale con quelli che sono gli scarti di produzione dei settori di cui faranno parte coloro che intenderanno adeguarsi alle nuove tecnologie, sarà possibile, sempre di concerto con la regione se la legge passerà, se non verrà modificata, ecc…, usufruire e quindi accantonare dei contributi sul bilancio regionale per consentire la fruizione di questi sgravi.
Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia