(ASI) "Le Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) esprimono i loro auguri a Papa Francesco e a tutti i cristiani per questo Giubileo.
Ci auguriamo che l'Anno Santo scorra all'insegna della pace per i cristiani, i musulmani, gli ebrei e i laici, e che sia possibile una convivenza collaborativa tra le diverse culture e religioni, basata sul rispetto reciproco e sull'accettazione delle differenze". Questo il messaggio di Foad Aodi, Presidente della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e Focal Point per l'integrazione presso l'Agenzia Onu UNAOC, alla vigilia di questo Giubileo straordinario dedicato al tema della Misericordia. L'Anno Santo avrà inizio il giorno 8 dicembre - l'Immacolata Concezione - e si concluderà il 20 novembre 2016. E' l'occasione per i fedeli di ricevere l'indulgenza, il perdono dai peccati commessi, che porta alla riconciliazione con l'amore di Dio e del prossimo.
Dall'augurio di pace universale di Aodi emerge la chiara volontà di rafforzare il dialogo inter-religioso e la cooperazione interna tra italiani e stranieri in risposta alle ripetute stragi targate Isis: "Dopo "Not in my name", lanciamo l'appello "TuttiUnitiperilGiubileo" invitando i musulmani ed arabi d'Italia, i cittadini italiani e di origine straniera, a collaborare con le Istituzioni italiane, riportando loro qualsiasi caso sospetto di pericolo. Siamo tutti i difensori del Giubileo, della sicurezza e dell'armonia in Italia".
Dalle parole del Presidente di Co-mai, dell'AMSI (Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia) e del Movimento di Uniti per Unire, nell'unione per il Giubileo si trova la via di armonia e insieme la via di opposizione al "cancro" del terrorismo. "il Giubileo - prosegue - deve essere un'occasione storica per avvicinare i cittadini italiani e i cittadini di origine straniera alle Istituzioni, per intensificare la collaborazione contro i pregiudizi e le strumentalizzazioni della politica. Serve una maggiore unione contro la guerra civile e psicologica voluta dall'Isis. Questa guerra cresce ogni giorno al crescere del "franchising" del terrore realizzato da tutti i suoi affiliati, dai "lupi solitari" del "consorzio del terrore" dell'Isis. Sono loro i nostri più grandi nemici in Occidente, dobbiamo combatterli attraverso politiche anti-radicalizzazione e anti-strumentalizzazione politica".
Proprio nel quadro delle strumentalizzazioni, Aodi si definisce contrario a qualsiasi travisamento del senso puro della religione islamica, citando come esempio la decisione di sospendere i canti natalizi presso una scuola del nord per non causare disturbo ai "non cristiani". "Non c'entra affatto con la religione islamica" - sottolinea - "nessun musulmano sarebbe stato contrario. Il Natale e i canti natalizi sono molto rispettati dall'Islam e dai musulmani, come è per tutti i cittadini che seguono altre religioni. Consiglio a chiunque lavori presso un'istituzione pubblica, e a tutti coloro che per estensione divulgano una notizia, di non travisare il valore della religione e la sua vera storia ".