(ASI) Chieti - Lunedì 20 luglio 2015 è stata aperta la camera ardente per la celebrazione dei solenni funerali pubblici di Nicola Cucullo, Sindaco di Chieti del Movimento Sociale Italiano dal 1993 al 2005, considerato da molti anche il più capace e famoso Primo Cittadino d'Italia.
Proclamato il lutto cittadino dall'attuale Sindaco Umberto Di Primio (già vice di Cucullo dal 1993 al 2000). I funerali sono stati celebrati alle 16.30 di martedì 21 luglio 2015.
Così la città si stringeva per l'ultimo abbraccio, per l'estremo saluto, attorno al suo amato Sindaco, al suo "paladino" che aveva dato almeno trent'anni della sua vita a Chieti e alla collettività cittadina che rappresentava, con impegno costante, appassionato, a tempo pieno 24 ore su 24, vissuto sopra le righe, con quello stile tipico solo di "Nicolino" o "Don Nicola" (così come lo chiamava il popolo).
E Cucullo, a modo suo, ha segnato un'epoca, anzi esso stesso rappresenta un periodo storico, quello fra gli anni '80 del Novecento e l'inizio del nuovo millennio, segnato dai primi segnali di cedimento della politica italiana della Prima Repubblica, del cambio di regime con la rivoluzione degli avvisi di garanzia di Tangentopoli, fino ad arrivare al definitivo collasso della classe dirigente politica nazionale e allo svuotamento dei poteri dello Stato Nazione con la cessione di larghe fette della sovranità (tra cui quella monetaria e finanziaria) all' Unione Europea.
E nei suoi undici anni di governo cittadino, nonostante il dissesto finanziario del 1993, il ridimensionamento dell'influenza politica di Chieti con il ritiro a vita privata di Remo Gaspari e lo spiaggiamento della Balena Bianca democristiana, una città in forte crisi che vive di politica e di servizi come il Capoluogo Marrucino, è riuscita dietro al paravento "cuculliano" a non perdere sostanzialmente posizioni, mettendo finanche le basi per lo sviluppo futuro. E' proprio questo il grande merito di Nicola Cucullo.
Ma, il "Cucullismo" ha inizio nel 1980, con la prima elezione in Consiglio Comunale nelle fila dell'M.S.I.. Esperienza che durerà dodici anni e che lo porterà dall'essere solo un umile oppositore alla Partitocrazia democristiana ( fra esposti, denunce, avvisi di garanzia, aule di tribunale, arringhe in Consiglio Comunale fino a notte fonda, atti forti e clamorosi come il lancio di un sasso ad un Assessore, l'incendio di documenti nell'aula consigliare, e il lancio di un secchio di feci durante la Processione del Venerdì Santo) a diventare il Sindaco di Chieti, salito alla ribalta delle cronache nazionali per essere stato uno dei primi missini eletto amministratore di un Comune, uno dei tre "eroi" della rivoluzione della Tangentopoli Teatina che a Chieti aveva portato alla carcerazione dei ¾ della Giunta Comunale, compreso lo stesso Sindaco democristiano.
Come amministratore pubblico viene eletto per ben tre volte Sindaco di Chieti: 1) dal 1993 al 1998 con un monocolore missino; 2) dal 1998 al 2000 con una coalizione di centrodestra; 3) dal 2000 al 2004 sempre con una coalizione di centrodestra.
In questi undici anni di governo cittadino, Cucullo, tra le tante cose:
- Risana le casse dissestate del Comune, che finiscono in attivo. Nel 2004 lascerà in cassa diversi milioni di euro.
- Riqualifica il centro storico acquistando e ristrutturando diversi "scatoloni vuoti", installandoci uffici pubblici del Comune.
- Restaura i siti archeologici cittadini, rendendoli potenzialmente e fattivamente agibili e fruibili alla collettività, sia per l'organizzazione di eventi, sia per le visite turistiche.
- Dota le periferie cittadine dei servizi essenziali;
- Pone le basi per la trasformazione di Chieti Scalo da una periferia industriale a nuovo cuore commerciale ed urbano della città e non solo.
- Crea il nuovo Piano Regolatore che purtroppo a causa della caduta del Sindaco non verrà mai approvato, atto di cui paghiamo ancora le conseguenze negative.
- Nel 2004, lasciò una città che in undici anni era profondamente cambiata,che aveva perso peso e influenza politica ed era fortemente minacciata dallo sviluppo urbano costiero, ma sotto l'Amministratore di Nicola Cucullo, nessuno se n'era accorto, proprio in virtù delle eccezionali doti di questo personaggio che resterà nella storia di Chieti, dell'Abruzzo e della Destra Italiana.
Ma, la sua attività politica non finirà qui, Nicola Cucullo continuerà le sue battaglie contro il malcostume politico, non lesinando critiche anche ad alcuni suoi stessi vecchi collaboratori che ricoprono ancora oggi cariche istituzionali che "lo avevano tradito", sia da casa, sia dalla Casa di Riposo di Pennapiedimonte, dove risiederà negli ultimi anni della sua vita.
Se n'è andato serenamente all'età di 84 anni, per una banale influenza, in un torrido pomeriggio d'estate, il 19 luglio 2015 ( lo stesso giorno della morte di un altro grande della politica abruzzese, l'On. Remo Gaspari, come un segno del destino).
Ora sarà consacrato alla storia, come gridavano anche quei giovani col braccio teso a Piazza San Giustino, al passaggio del feretro: "Camerata Cucullo, Presente".
E, infatti, il suo ricordo, resterà sicuramente presente, non solo nel mondo della destra sociale italiana, ma anche fra gli avversari ( numerosi gli attestati di stima e cordoglio), ma soprattutto nel cuore dei suoi concittadini. Già si pensa di dedicargli Piazza Malta che lui fece restaurare.
Video – Dossier sull'ultimo saluto a Nicola Cucullo: https://www.youtube.com/watch?v=bZpWgwNpYmo
Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia